Mantova, le foto dei figli sui social network solo con il consenso di entrambi i genitori

Lo stabilisce una sentenza emanata dal giudice: le foto dei figli possono apparire sui social network solo se c’è il consenso di entrambi i genitori. Inoltre ricorda i pericoli nel divulgare le foto di minori.

Mantova, le foto dei figli sui social network solo con il consenso di entrambi i genitori

Ogni genitore, si spera, è fiero della propria creatura. Si cerca di essere presenti durante i primi passi, di sentire le prime paroline pronunciate goffamente e alle prime pappe. Questo orgoglio genitoriale spesso spinge i genitori a voler condividere questi traguardi raggiunti dalla propria prole con il resto del mondo via web. Ma ora nasce un problema.

La sentenza del Tribunale di Mantova sul caso di due coniugi separati vedrà la madre nella situazione di eliminare in maniera celere tutte le foto dei figli minorenni postate sui social network, questo è stato deciso poiché il padre non ha dato il consenso alla pubblicazione di tale materiale e, per giunta, era anche contrario.

La madre spesso pubblicava le foto dei suoi pargoli i quali hanno 3 anni e mezzo e un anno e mezzo. Il padre non era d’accordo e, una volta viste ancora pubblicazioni che vedevano come protagonisti i figli su Facebook , è andato su tutte le furie ricorrendo al giudice. Mauro Bernardi, ovvero il giudice che ha per le mani il caso, ha stabilito che la donna debba rimuovere le foto già pubblicate sul web e non dovrà pubblicarne di nuove.

La scelta del giudice si basa principalmente sull’articolo 10 del codice civile che dichiara :”L’illecita pubblicazione dell’immagine altrui obbliga al risarcimento anche dei danni patrimoniali, che consistono nel pregiudizio economico di cui la persona danneggiata abbia risentito per effetto della predetta pubblicazione e di cui abbia fornito la prova.”. Per la decisione il giudice si è affidato anche ad alcuni articoli del decreto legislativo 196 del 2003 sulla tutela della riservatezza dei dati personali.

Il giudice sottolinea come l’inserimento di foto di minori sui social network possa costituire un comportamento che è potenzialmente pregiudizievole nei loro confronti. Le immagini possono venir divulgate da terzi liberamente e, conoscenti e non, hanno la possibilità di avvicinarsi ai bambini con intenzioni malevole. Inoltre è possibile applicare fotomontaggi per far circolare materiale pedopornografico.

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