Mantova, aperta un’inchiesta sul suicidio del medico Giuseppe De Donno

Si tratta di un atto dovuto per stabilire se ci siano responsabiità di terzi nel suicidio del dottore che per primo ha utilizzato la cura al plasma iperimmune per i pazienti Covid. La sua cura era stata giudicata poco efficace dalla comunità scientifica.

Mantova, aperta un’inchiesta sul suicidio del medico Giuseppe De Donno

La Procura di Mantova ha aperto un’inchiesta circa la morte del medico ed ex primario di Pneumologia Giuseppe De Donno, trovato senza vita nella sua abitazione alcuni giorni addietro. L’uomo prestava servizio presso l’ospedale Carlo Poma, e nel corso della prima parte della pandemia era divento famoso in tutto il mondo per aver curato i pazienti affetti da Covid-19 con il plasma iperimmune. Si tratta di una terapia innovativa che consente di curare i malati tramite il plasma sanguigno prelevato dai soggetti guariti dall’infezione. La cura messa a punto da De Donno, originario del Salento, non sarebbe stata però giudicata efficace dalla comunità scientifica

De Donno aveva dovuto fare i conti con il peso delle critiche e degli attacchi, anche sul piano personale. Si ipotizza che tutto lo stress causato possa aver in qualche modo influito sulla sua decisione di togliersi la vita. Che si tratta di un gesto volontario non vi è alcun dubbio, ma gli inquirenti vogliono capire se ci siano eventuali responsabilità di terze persone. Si tratta di un atto dovuto, così spiegano dalla Procura. In queste ore sono stati posti sotto sequestro i computer, i tablet e i cellulari trovati nella sua abitazione di Eremo, frazione di Curtatone (dove è stato trovato cadavere) e nel suo ambulatorio.

Faceva il medico di famiglia

Dopo essere stato primario di Pneumologia a Mantova, da qualche tempo De Donno svolgeva la professione di medico di famiglia a Porto Mantovano. I suoi pazienti lo ammiravano davvero molto: conosciuto come il “medico di campagna”, il professionista era ben voluto da tutti, soprattutto dopo aver fatto guarire tantissime persone dal Covid-19. 

Le forze dell’ordine non hanno trovato nessun biglietto di addio che potesse spiegare i motivi del folle gesto. Sotto shock la moglie Laura e i due figli Martina e Edoardo, che non riescono a spiegarsi che cosa sia potuto accadere, visto che lui erano stimatissimo professionista. Delusioni professionali, problemi personali o forse un miscuglio di cose che non è riuscito a sopportare, sarebbero alla base della tragedia. 

De Donno era molto dispiaciuto che la cura con il plasma iperimmune fosse stata abbandonata da moltissi suoi colleghi. Il professionista lascia sicuramente un grade vuoto nel mondo della medicina italiana. Nelle prossime ore potranno conscersi sicuramente ulteriori dettagli sulla tragedia che ha interessato Giuseppe De Donno. 

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