Manager paga due pizze 10.000 dollari per fare una donazione

Un manager di un'azienda statunitense si offre di pagare due pizze 10.000 dollari per poter sostenere i ragazzi "speciali" che gestiscono la pizzeria PizzAut di Cassina De' Pecchi.

Manager paga due pizze 10.000 dollari per fare una donazione

A volte tra i titoli di giornale si trovano storie di caffè o pranzi costati ai malcapitati cifre astronomiche. Sono sempre truffe a danno di turisti sprovveduti che lasciano l’amaro in bocca. Questa volta invece la notizia fa sorridere perché è stato il cliente, di sua spontanea volontà, a voler pagare una cifra esorbitante, 10.000 dollari, per due pizze gustate a pranzo e lo ha fatto con il cuore.

Mauro, il generoso cliente, il 12 dicembre, a pranzo è voluto andare a comprare la pizza in un posto speciale, da PizzAut, un food truck, in cui lavorano ragazzi affetti da autismo. Al momento del conto ha preteso di pagare di più del dovuto, lasciando ai pizzaioli 10.000 dollari (8.200 euro).

Le pizze GourmAut, specialità della ditta, devono essere deliziose ma non è per il loro sapore che valgono così tanto. È ciò che rappresentano che ha valore. La somma offerta è in realtà infatti una donazione che Mauro ha voluto fare per conto dell’azienda americana Eaton, di cui è dirigente, per sostenere questi pizzaioli speciali. PizzAut fa parte di un progetto di inclusione lavorativa per persone svantaggiate, che attraverso il lavoro si emancipano e socializzano.

È stato il presidente e fondatore del gruppo Nico Acampora a rendere noto il bel gesto sulla sua pagina Facebook. Acampora, padre anche lui di un bambino speciale, ha definito l’avvenuto una favola di Natale. Ha ringraziato l’azienda Eaton che ha voluto premiare chi investe nelle persone e nel sociale. “In Italia – spiega poi nel post – ci sono 600.000 persone autistiche, per cui è ora di iniziare sul serio a fare qualcosa per costruire un mondo più inclusivo pensando al futuro“.

Attualmente PizzAut gira su un food truck per Milano e hinterland, avrebbero dovuto aprire anche una pizzeria a Cassina de’ Pecchi, il progetto è stato bloccato dal Covid e rinviato al prossimo febbraio.

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