Denunciare il proprio figlio non è sicuramente facile per una madre. Eppure, quando qualche sera fa, entrando nella camera del 15enne, ha sentito l’odore della marijuana, ha detto stop, e ha chiamato immediatamente il 113. Così, il ragazzo si è ritrovato la polizia in camera, in cerca della droga che teneva nascosta in stanza.
È successo domenica sera, all’Arcella. Il padre, gestore di una pizzeria per asporto, era al lavoro. Mentre il figlio stava seduto a tavola per la cena, dopo un pomeriggio passato in camera a dormire, la madre, una 43enne, è salita a controllare. Ha sentito subito l’odore inconfondibile della marijuana, e ha cominciato a frugare in tutti i cassetti e negli armati della stanza.
Trovato un astuccio contenente un sacchetto di nylon con una barretta verdognola, non si è fermata e ha continuato la sua ricerca, così – posto in un portapenne – ha trovato un altro sacchetto con un pugnetto di marijuana sminuzzata. A questo punto, litigare non sarebbe servito a nulla (il problema perdurava da due anni), ed ha chiamato la polizia.
Nella casa di questa donna, che sarà ricordata per il coraggio avuto più che per la quantità di marijuana trovata, è arrivata in fretta una squadra volante, incredula nel trovarsi di fronte a un genitore che sporge denuncia contro il proprio figlio. Il ragazzo, studente in un istituto professionale della provincia, non riusciva a credere a tutto ciò: la polizia in casa, nella sua camera, per cercare la droga su invito di sua madre.
Gli agenti hanno cominciato a perquisire la casa e in particolare la stanza del quindicenne e, senza fatica, hanno trovato i sacchetti contenenti la droga, 0.4 grammi di hashish e 0.3 grammi di marijuana. A quel punto, l’hanno fatto salire nella volante per dirigersi in questura, dove hanno effettuato alcune pratiche d’obbligo. Due ore dopo, il giovane era già a casa, ma su di sé ora ha una denuncia a piede libero.