Maltrattamenti aggravati: arrestata educatrice d’asilo a Pisa

E' stata arrestata un'educatrice d'asilo a Pisa con l'accusa di maltrattamenti aggravati ai danni di bambini da 1 a 3 anni, fondamentali le prove raccolte nei video. Ecco cos'ha fatto.

Maltrattamenti aggravati: arrestata educatrice d’asilo a Pisa

E’ stata arrestata un’educatrice impiegata presso un asilo nido di Pisa con l’accusa di maltrattamenti aggravati ai danni dei bambini. La donna è stata ripresa dalle videocamere nascoste mentre torturava nove bimbi da 1 a 3 anni che i genitori lasciavano in custodia presso la struttura, nella convinzione che sarebbero stati al sicuro.

Così però non era: la donna si è infatti rivelata una sadica torturatrice che si divertiva ad infliggere punizioni gratuite ai piccoli per tutto l’arco della loro permanenza nell’asilo, nella convinzione che data la tenerissima età delle vittime, sarebbe stato impossibile per loro riferire tutto ai genitori.

Tuttavia i piccoli, pur non potendo parlare, avevano manifestato gravi sintomi di abusi che agli occhi dei genitori non sono passati inosservati. Sono così partite le dovute segnalazioni alle autorità giudiziarie, ed il procuratore della Repubblica reggente Alessandro Crini, insieme al sostituto procuratore Aldo Mantovani, hanno immediatamente avviato le indagini per capire cosa stesse accadendo nell’asilo.

Ciò che gli inquirenti hanno scoperto grazie alle videocamere nascoste è stato agghiacciante: la donna si divertiva infatti a picchiare i piccoli, torturandoli fisicamente e psicologicamente senza alcun motivo. In particolare l’educatrice è stata ripresa dalle videocamere mentre sculacciava i bambini e li picchiava alla testa ed al corpo con schiaffi violenti.

Ma non solo: nelle drammatiche immagini si può infatti vedere come l’educatrice usasse costringere i piccoli a mangiare contro la loro volontà, ingozzandoli fino a provocare pianti incontrollati e rigurgiti alle vittime. Inflessibile il giudizio del gip: “Siamo di fronte ad una condotta abituale chiaramente indicativa dell’esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi“.

“In particolare-ha continuato il gip-dalla volontà di sottoporre consapevolmente i piccoli in tenerissima età ad una condizione di soggezione psicologica e di sofferenza“. Nel comunicato viene inoltre sottolineato come l’educatrice d’asilo non provasse alcun segno di rimorso per le torture inflitte, ma sembrasse invece goderne, manifestando una personalità sprezzante delle regole di condotta e comportamento più elementari.

Tra le frasi ricorrenti che la donna rivolgeva ai bimbi dell’asilo mentre li picchiava e li costringeva a mangiare fino a scoppiare in lacrime c’erano ad esempio: “Zitto rincoglionito!” “Oggi ti faccio del male” e “Ti metto fuori al freddo“.

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