E’stato ritrovato il corpo di Sebastiano Gambera, 66 anni, disperso con la moglie a Scordia, nel Catanese dopo esser stati investiti dalla furia dell’acqua di un torrente ingrossato dalle piogge, cadute fin da domenica.
Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato a pochi chilometri dal luogo in cui si erano perse le tracce della coppia. Famiglie isolate e automobilisti in panne: centinai di interventi tra Sicilia e Calabria.
L’accaduto
I vigili del Fuoco hanno rinvenuto il corpo senza vita di Sebastiano Gambera, uno dei due coniugi dispersi da ieri pomeriggio a Scordia, in provincia di Catania. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 10 di stamattina: la salma è stata localizzata in un agrumeto di contrada Ogliastra. In base alle prime notizie, l’uomo sarebbe stato localizzato ad un paio di chilometri dal punto in cui si erano perse le tracce della coppia, ieri pomeriggio.
I due, secondo quanto avevano riferito alcuni passanti, sarebbero stati investiti dalla furia dell’acqua di un torrente di campagna ingrossato dalle forti piogge cadute fin dal pomeriggio di ieri. I coniugi che mancavano all’appello, abitavano in contrada Ogliastro. Poche, a questo punto, le speranze di ritrovare la donna viva.
Un altro automobilista aiutato dai soccorritori, aveva riferito di aver visto due persone scendere da una Ford Fiesta in panne, per poi essere travolte dal fiume di fango e detriti. Le ricerche adesso vanno avanti per localizzare la moglie. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco, con i sommozzatori specializzati nelle ricerche dei dispersi e dotati anche di mezzi anfibi.
E’ stata invece ritrovata, in buone condizioni di salute, un’altra coppia di Scordia data inizialmente per dispersa.Sotto il costante coordinamento della Prefettura di Siracusa, militari, vigili del fuoco e personale della Protezione civile sono entrati in azione in diverse zone per far fronte alle numerose richieste d’aiuto. In particolare, le strade provinciali in direzione di Scordia e tra Carlentini e la frazione di Pedagaggi non erano transitabili per la presenza di detriti, fango e alberi caduti.