Malore a scuola, muore studentessa di 12 anni di Prato

Non ce l'ha fatta la ragazzina di 12 anni che venerdì aveva perso i sensi durante l'ora di educazione fisica nella scuola media di Prato: aneurisma cerebrale istantaneo la causa della morte

Malore a scuola, muore studentessa di 12 anni di Prato

Sgomento e profonda tristezza alla scuola media Malaparte di Prato: la studentessa di 12 anni che venerdì scorso aveva perso i sensi durante l’ora di educazione fisica non ce l’ha fatta, è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove era giunta in gravissime condizioni.

È una tragedia assurda, inspiegabile. È una situazione terribile non solo per gli studenti ma anche per noi insegnanti. Rientrare in quella palestra sarà duro“, afferma la preside dell’istituto di via Baldanzi, Paola Toccafondi, nell’apprendere della morte dell’alunna.

La dodicenne di origini cinesi frequentava la terza media e venerdì mattina, in attesa che iniziasse la lezione in palestr,a aveva accusato un forte mal di testa: appena il tempo di dirlo alle compagne che si è accasciata al suolo e non si è più ripresa. Nessuna malattia pregressa o segnale che potesse far presagire un danno cerebrale talmente esteso da rendere inutile qualsiasi intervento chirurgico, “troppo grave e profonda l’entità della perdita di sangue, e troppo delicata è apparsa da subito la sua condizione“, riporta l’Ansa.

Tempestivo il soccorso da parte dell’insegnante che in attesa dell’ambulanza ha prontamente tentato di rianimare la sua alunna e l’intervento del medico del 118 che non ha potuto far altro che constatare la gravità della situazione e disporre l’immediato trasporto in ospedale con l’elisoccorso Pegaso. Ma l’aneurisma istantaneo non ha dato scampo alla studentessa che ha lottato tra la vita e la morte fino a ieri sera, quando alle ore 20 si è spenta lasciando i genitori e i compagni nella disperazione.

Un dramma, una vera e propria tragedia quella che ha colpito la scuola media Malaparte. Sarà difficile per gli alunni riprendere le lezioni e per questo la preside ha disposto che per coloro che se la sentissero di tornare in aula sia possibile un colloquio con la psicologa della scuola: “Abbiamo avvisato i genitori dei ragazzi: saranno loro a comunicare ai loro figli quello che è successo. Oggi, per chi vorrà venire a scuola, in classe ci sarà la psicologa“.

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