Malika, cacciata da casa a 22 anni dalla famiglia perché gay: "Ho perso tutto"

Si tratta della storia di Malika Chalhy, una ragazza di origini toscane che 3 mesi fa è stata cacciata da casa sua dopo aver informato i suoi di amare una donna. Frasi irripetibili pronunciate nei suoi confronti, lei va avanti.

Malika, cacciata da casa a 22 anni dalla famiglia perché gay: "Ho perso tutto"

Quella di Malika Chalhy è una storia che arriva dalla provincia di Firenze e ha lasciato tutti davvero senza parole. Questa vicenda ci fa capire quanti pregiudizi ci siano ancora nel nostro Paese. La giovane ha 22 anni e 3 mesi fa è stata cacciata da casa dai suoi genitori. Il motivo risiedeva nel fatto che lei gli avesse informati che amasse un’altra donna. Lo scorso 19 gennaio, così come dichiarato da Mailika ai colleghi di Fanpage, la giovane ha provveduto a denunciare i suoi genitori. Ciò che ha raccontato ai cronisti è davvero molto grave, in quanto in casa i genitori l’avrebbero aggredita con parole piuttosto pesanti, molte delle quali non le riportiamo per il loro contenuto volgare. 

“Ti auguro un tumore, sei la rovina della famiglia, meglio una figlia drogata che lesbica” – queste sono soltanto alcune delle frasi pronunciate all’indirizzo della 22enne, che si è sentita mortificata. La Chalhy ha dichiarato che in un certo senso si sarebbe aspettata che i suoi non l’avrebbero presa bene, ma non immaginava che sarebbero arrivati a dirgli tutte quelle cattiverie. Ai giornalisti di Fanpage Malika ha fatto ascoltare alcuni audio che gli sono stati inviati su Whatsapp, e che testimoniano le violenze verbali subite. 

Tornata a casa scortata dai carabinieri

Tre giorni dopo essere stata cacciata da casa sua, la ragazza ha provato a farvi ritorno soltanto per prendere le sue cose. Per evitare ulteriori scatti violenti da parte dei genitori, la 22enne si è rivolta ai carabinieri, che l’hanno accompagnata presso l’abitazione dove era domiciliata. Ma è proprio a questo punto che per Malika arriva l’ennesima doccia fredda. Nel frattempo i genitori avevano cambiato la serratura di casa, questo in modo che lei non potesse più rientrare. 

Malika ha chiesto alla madre se poteva recarsi nella sua stanza per riprendere le sue cose, ma neanche la presenza dei militari dell’Arma ha impensierito la madre, che le avrebbe addirittura chiesto chi fosse. La ragazza, vedendo questa reazione e avendo subito già un dolore troppo grande, ha preferito andare via. Adesso vive in luoghi diversi ed è preoccupata per le spese legali da sostenere, in quanto ha un lavoro che le permette di pagare a malapena l’affitto di una abitazione. Adesso la 22enne ha perso tutto, anche i suoi oggetti più cari che aveva in casa.

Anche il fratello le ha scritto messaggi davvero pesanti. “Io non sento di avere sbagliato qualcosa, però sono a pezzi. Ho 22 anni, e una carezza da mia madre ancora la volevo” – queste sono le commoventi parole che Malika ha rilasciato ai giornalisti. Alcuni anni addietro la ragazza si iscrisse ad un corso di calcetto di nascosto, in quanto sapeva che i genitori non l’avrebbero presa benissimo. Quando scoprirono i suoi vestiti sportivi in macchina la 22enne fu picchiata. Malika tentò di togliersi la vita e venne portata in ospedale ‘d’urgenza. “So di non avere fatto niente di male, non mi vergogno per ciò che sono” -così chiude la sua intervista a Fanpage la ragazza. 

Continua a leggere su Fidelity News