Malato di Sla si laurea con 110 e lode: la dedica alla alla madre scomparsa

Antonio Tessitore, 45 anni, malato di Sla, si è laureato con il massimo dei voti e la lode, dedicato il suo grande traguardo alla madre, venuta a mancare solo un mese fa.

Malato di Sla si laurea con 110 e lode: la dedica alla alla madre scomparsa

Una storia toccante, che invita a riflettere, quella di Antonio Tessitore, 45enne di Villa Literno, in provincia di Caserta che, da 20 anni, è malato di sclerosi laterale amiotrofica. 

Antonio, con tenacia, determinazione, grinta, ha raggiunto, nonostante la sua non facile condizione, la laurea magistrale in Scienze Economiche con il massimo dei voti… un meritatissimo 110 e lode, frequentando a distanza i corsi universitari online dell’Università Pegaso. 

La dedica alla madre scomparsa

Antonio ha discusso una tesi complessa in Economia e Gestione delle imprese, dal titolo: “Importanza e struttura del sistema informativo aziendale”, avendo come relatore il professor Rosario Bianco. Un importantissimo traguardo, quello raggiunto, che ha voluto dedicare alla madre Brigida, scomparsa un mese fa.

Antonio racconta di non essersi voluto fermare alla triennale , ponendosi l’obiettivo, brillantemente raggiunto, di completare tuttto il percorso di studi, senza dimenticare che, come moltissimi altri studenti, si è trovato a conseguire la laurea in un periodo difficile, segnato dalla pandemia legata al Covid.

Userò tutte le mie conoscienze per garantirmi una vita adeguata”, ha detto. Antonio, da anni, si batte per il miglioramento a livello assistenziale delle condizioni dei malati di Sla. Proprio lo scorso mese, parlando della sua condizione, ha dichiarato di aver rivolto numerosi appelli alle istituzioni, cui non ha mai ricevuto risposta. 

Tessitore afferma di aver bisogno di un caregiver e di 4 operatori socio-sanitari che lo supportino H24. L ’altro ieri ha replicato il suo grido di aiuto: “Si offre contratto sindacale nazionale per OSS a tempo indeterminato. Cerco persone volenterose per organizzare un team di 4/5 assistenti che sia in grado di offrirmi supporto H24“. In precedenza, e in diverse occasioni, era stato autore di battaglie per il riconoscimento dei diritti degli ammalati di Sla, una condizione che Tessitore ha raccontato anche in un libro.

Davanti ai tanti appelli caduti nel vuoto, il 25 ottobre del 2019 Tessitore si lasciò andare ad un duro sfogo sul suo profilo di Facebook: “Lo Stato mi ha abbandonato, adesso penso al suicidio assistito”. Ma poi ha trovato forza e determinazione per andare avanti. Fino al raggiungimento dell’ultimo traguardo.

 

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