Malata di tumore cerca madre naturale per curarsi: la donna però rifiuta di aiutarla

Daniela, infermiera 46enne, è malata di un tumore resistente alle cure e cerca la madre biologica per accedere ad una terapia sperimentale. La donna viene trovata ma rifiuta di effettuare un prelievo per aiutarla.

Malata di tumore cerca madre naturale per curarsi: la donna però rifiuta di aiutarla

Non ci sono solo i malati Covid a rischiare la vita in questo delicato periodo storico. Non possiamo tralasciare tutti gli altri malati, tra cui quelli oncologici. La storia di Daniela Molinari, colpita da un tumore resistente alle cure, merita di essere raccontata, anche se in molti la conoscono già, per via del suo toccante appello, lanciato nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, qualche settimana fa.

Daniela, 47 anni, lavora come infermiera psichiatrica a Milano e, data la resistenza alle cure del suo tumore, ha bisogno della madre biologica, anche in anonimato, per un prelievo di sangue, necessario affinchè possa accedere alle cure sperimentali

Chi è Daniela 

Daniela è nata il 23 marzo 1973 ed è stata lasciata all’orfanotrofio delle suore di Rebbio, in provincia di Como, venendo adottata 2 anni dopo. Tre anni fa, la donna ha scoperto di avere un cancro resistente alle cure ed i medici le hanno proposto una terapia sperimentale in Svizzera….terapia che può essere effettuata solo tramite la mappa genetica di un genitore, quindi del padre o della madre.

Da allora l’infermiera, di fronte a questa necessità, ha lanciato disperati appelli per poter trovare i suoi veri genitori, scoprendo che, al momento della nascita, la madre aveva preferito non essere nominata e richiesto di ritirare tutta la documentazione medica. Grazie al fondamentale intervento del Tribunale dei Minori, la madre di biologica, oggi 70enne, diventata di nuovo mamma ed anche nonna, è stata ritrovata ma è accaduto quello che nessuno si sarebbe immaginato. 

La donna, infatti, ha rifiutato di sottoporsi al prelievo per aiutare Daniela che, in una lettera pubblicata sul giornale “La Provincia di Como” ha chiesto alla madre biologica come faccia a vivere, sapendo di averle negato, senza possibilità di ripensamento, la cosa che le è stata chiesta e che, soprattutto, le consentirebbe di poter crescere la sua bambina di soli 9 anni, che ha tutto il diritto di avere la mamma al suo fianco.

“Una sentenza di morte”, ha scritto Daniela che, nel suo appello, largamente condiviso sui social, ha sottolineato che non chiedeva alla madre biologica di svelarsi, nè di incontrarla, ma solo di sottoporsi al prelievo, indispensabile per poterla far accedere alla nuova cura. Ma Daniela è una guerriera e ha dichiarato che non si arrenderà per darsi la possibilità di vivere.

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