Madre uccide i due figli, di 2 e 5 anni, poi tenta il suicidio

Trovata da un pastore, era ancora in vita la donna che ha ucciso i suoi due bambini: Lorenzo, 5 anni, e Kim, di 2. La tragedia si è svolta nella Bassa, tra Mantova e Reggio Emilia.

Madre uccide i due figli, di 2 e 5 anni, poi tenta il suicidio

Ancora una tragedia ferisce una famiglia. Ieri a Luzzara, un comune con poco più di 9 mila abitanti in provincia di Reggio Emilia, un pastore ha visto un’auto ferma in una zona insolita, nella golena, si è avvicinato e ha visto una donna che – dall’abitacolo – non dava molti segnali di vita, quindi ha chiamato i soccorsi.

Era Antonella Barbieri, 39 anni: una coperta copriva il corpo senza vita del figlio Lorenzo Zeus, cinque anni e, sotto un angolo della coperta tirata su di sé, nascondeva un coltello infilato nel proprio petto. Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe usato un coltello da cucina per accoltellare prima il figlio Lorenzo, poi sé stessa.

Antonella è stata immediatamente soccorsa ma, durante il trasporto all’ospedale di Reggio, dove ora si trova ricoverata, il pensiero è andato alla bambina di due anni, Kim. Mentre Antonella si trova piantonata dai carabinieri, con tagli e ferite alla pancia, ma non tali da dirsi in pericolo di vita, la piccola Kim era senza vita. Pare sia stata soffocata.

Secondo le prime ricostruzioni la madre, una casalinga 39enne originaria di Carpi (Modena), in passato aveva già sofferto di problemi psichici. Questo è il primo dato segnato nell’inchiesta su cui stanno lavorando i comandi dei carabinieri di Reggio Emilia e Mantova. Il colonnello Fabio Federici e il suo collega Antonino Buda cercheranno ora di capire se c’è stato un motivo scatenante la furia omicida della donna, o se è l’atto che ha sconvolto la famiglia, residente a Suzzara (Mantova), sia dovuto alle sue fragilità mentali. 

Il padre dei bambini è il 39enne Andrea Benatti, ex giocatore di rugby ritiratosi nel 2011 per problemi alla retina: al momento del dramma si trovava a Motteggiana, nell’officina meccanica di famiglia dove lavora a pochi chilometri da casa. La chiamata di recarsi immediatamente nella caserma di Mantova è arrivata mentre stava rincasando. Ha capito subito che qualcosa di grave era successo. 

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