Madre e figli uccisi: Il marito ha confessato. “Voglio il massimo della pena”

Ha confessato il marito della donna trovata uccisa insieme ai figli di 5 anni e 20 mesi. Il motivo probabilmente la passione per una collega

Madre e figli uccisi: Il marito ha confessato. “Voglio il massimo della pena”

12.30.  Ha confessato. Carlo Lissi ha confessato l’omicidio della moglie e dei figli. Dopo ore ed ore di estenuanti interrogatori l’uomo ha confessato. “Voglio il massimo della pena” ha detto. A quel punto, poi, la piena confessione. Tutto si è svolto sabato sera. Nessun litigio alla base del gesto. Anzi, marito e moglie avevano anche avuto un rapporto mentre i piccoli dormiva. Poi, l’uomo però ha preso un coltello ed è tornato in salotto. Ha colpito la moglie al collo ed all’addome con vari colpi, fino a finirla con una coltellata alla gola. La donna morirà poi dissanguata.

L’uomo va dalla bambina, la colpisce alla gola e la uccide e poi si reca dal piccolo. Poi si fa la doccia e va con un amico al pub “Zymè” per vedere la partita della nazionale. Poi rientra in casa e chiama il 112. Probabilmente il motivo del folle gesto una passione per una collega, che probabilmente l’uomo voleva godersi appieno. Per questo si è sbarazzato dell’intera famiglia.

Accusa di triplice omicidio per Carlo Lissi, 31, marito di Cristina Omes, la donna di 38 anni che è stata trovata senza vita a Motta Visconti, in provincia di Milano, insieme ai suoi figli Giulia, di 5 anni, e Gabriele di 20 mesi.

Madre e figli sono stati sgozzati ed i loro corpi presentavano anche diverse lesioni, che secondo gli inquirenti farebbero pensare ad un accanimento dell’assassino sui corpi delle vittime. La donna è stata ritrovata senza vita in soggiorno, la figlia maggiore nella sua cameretta, mentre il piccolo ancora nel letto matrimoniale dei propri genitori. Al fermo del marito della donna e padre dei piccoli si è arrivati dopo un lungo interrogatorio. La pista familiare, infatti, si è aperta quasi subito dopo il ritrovamento dei corpi delle tre vittime, dal momento che al massacro non era stato risparmiato neanche il piccolo di soli 20 mesi. Anche il mancato ritrovamento dell’arma del delitto faceva escludere l’ipotesi di un omicidio-suicidio ad opera della donna. Gli inquirenti, infatti, avevano dichiarato subito di aver escluso questa pista.

I primi dubbi su Lissi sono nati in seguito alle sue dichiarazioni durante la notte, che non hanno convinto gli inquirenti che indagano sul caso. Secondo quanto trapelato in queste ore, durante la notte durante un serratissimo interrogatorio,presso la caserma della Compagnia di Abbiategrasso, in provincia di Milano, sono arrivate le contestazioni formali e la convalida dello stato di fermo per il 31 enne. Lissi è stato quindi trasferito nel carcere di competenza per il suo territorio, ovvero quello di Pavia.

Alle ore 11 di oggi è stata indetta una conferenza stampa, durante la quale sarà presente anche il procuratore capo di Pavia. Nelle prossime ore arriveranno, quindi, nuovi sviluppi, ma dalle prime indiscrezioni pare che siano emerse gravi tensioni all’interno della coppia, tanto probabilmente da spingere l’uomo a distruggere la sua famiglia e da non risparmiare neanche i figli.

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