Madre e figlia riunite dopo 5 anni: la donna era venuta in Italia per trovare lavoro

Arrivò in Italia dalla Nigeria 5 anni fa in cerca di lavoro per mantenere la figlia, che lasciò neonata alle cure di un'amica. Oggi grazie al ricongiungimento familiare, dopo 5 anni le due si sono finalmente riunite.

Madre e figlia riunite dopo 5 anni: la donna era venuta in Italia per trovare lavoro

Si è conclusa con un commovente abbraccio la lunga lontananza di una madre ed una figlia, che sono state separate per gli ultimi 5 anni. La storia di povertà, sacrificio e riscatto inizia in Nigeria nel 2016, quando la piccola bambina aveva appena un anno di età.

Consapevole del fatto che rimanendo in Nigeria non le sarebbe stato possibile mantenere la piccola, la madre decise di emigrare e cercare lavoro all’estero nel tentativo di consentire alla figlia di avere un futuro migliore. La donna partì quindi per l’Italia, lasciando la bambina alle cure di una sua cara amica.

Dopo quattro anni di lavoro e sacrifici nel nostro paese, la donna ha avuto il coraggio lo scorso anno di parlare di sua figlia, lasciata a quasi 5mila chilometri di lontananza, agli incaricati del progetto di accoglienza Sai “Sale della terra” di Tiggiano nel Salento. Una confessione che ha subito smosso i cuori del personale, che ha coinvolto il Comune pugliese per avviare le pratiche di congiungimento familiare tra madre e figlia.

Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia globale e dalle lungaggini burocratiche tipiche dell’Italia, finalmente è arrivato il nullaosta dalla Prefettura per la riunione tra madre e figlia. Prima di arrivare in Italia, la bambina è stata ospite presso la confraternita religiosa di padre Max nel Lagos, ed è stata sottoposta ad un tampone per evidenziare eventuali positività al Covid. Una volta ottenuto passaporto e visto, madre e figlia si sono dovute sottoporre ad un test del DNA per dimostrare la loro parentela.

La bambina si è quindi imbarcata sul volo diretto a  Roma accompagnata dalle hostess. Ad accoglierla la mamma, accompagnata dagli operatori del progetto SAI, che hanno raccontato così l’incontro tra le due: “Ha potuto finalmente riabbracciarla fra pianti di gioia e grida di felicità. Hanno riempito l’aeroporto di Roma e i cuori di tutti i presenti“.

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