Madre di un ragazzo autistico accusa i campi estivi: costi insostenibili per i disabili

L'aumento e il costo dei campi estivi per i ragazzi disabili rischia di essere discriminante, come racconta una mamma che si batte per una maggiore equità.

Madre di un ragazzo autistico accusa i campi estivi: costi insostenibili per i disabili

Tra poco sarà tempo di campi estivi, dove i ragazzi, terminata la scuola, potranno andare a divertirsi con altri compagni e amici. Oltre al caro vita, quindi ad un aumento dei beni primari, anche la tassa dei campi estivi è salita considerevolmente, come racconta una mamma di un ragazzo autistico. Sara Bellotta se la prende con i gestori dei campi estivi, dove i ragazzi disabili arrivano a pagare fino a 100€ in più al giorno.

In base al racconto di questa mamma, solitamente il costo di un campo estivo si aggira intorno ai 100-150€ a settimana, ma nel caso di un ragazzo disabile i costi aumentano arrivando fino a 100€ al giorno, il che diventa 650€ a settimana per solo 5 ore. La donna infatti parla di discriminazione, dal momento che hanno bisogno di un supporto extra e quindi costano di più.

Si tratta di una mamma con due figli, uno di 3 anni e l’altro di 5, affetto da un livello di autismo molto grave. Ha raccontato la sua esperienza di mamma di un bimbo disabile anche in rete, dal momento che ha un blog personale dove sensibilizza sul tema. Una donna che non smette di parlarne e afferma: “Perché l’autismo non l’abbiamo scelto, è capitato e di conseguenza anche l’accettazione, il dolore e questa voglia di lottare”.

Conferma la bellezza dei campi estivi, in quanto ritenuti luoghi di incontro e di crescita, ma se hai poche risorse economiche e hai un figlio disabile rischiano di essere esclusivi e quindi discriminanti verso le disabilità, come sostiene questa donna. Non sempre entrambi i genitori lavorano, per cui le disponibilità economiche sono limitate e la stessa terapia è spesso privata.

A suo dire, suo figlio in quanto disabile rischia di non poter fare il campo estivo dal momento che le risorse economiche sono limitate. In questo modo, l’autismo rischia di essere visto come una lotta continua e un esempio discriminante per il bambino e tutti quelli che vivono una condizione simile.

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