Madre denuncia figlio pusher alla Garbatella: era stanca dei soprusi subiti

Una 60enne della Garbatella ha scelto di sporgere denuncia alla polizia mandando in carcere il figlio 36enne. L'uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato Colombo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e tentata estorsione.

Madre denuncia figlio pusher alla Garbatella: era stanca dei soprusi subiti

Dramma alla Garbatella, quartiere di Roma, dove una donna di 60 anni ha denunciato il figlio pusher di 36 anni per spaccio. Era stanca dei continui soprusi subiti. Il tutto risale in un giorno di fine ottobre dove il giovane in preda all’effetto della cocaina e dell’alcol viene fermato dai poliziotti agli ordini di Isea Ambroselli in viale Europa.

Il giovane viene sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio perchè dà in escandescenze anche fermando la gente per strada; è in quel momento che la madre del ragazzo prende coraggio e racconta tutto alla polizia rivelando che il giovane non solo fa uso di cocaina a livello personale ma invita anche a casa i clienti a cui vende la droga e, non trovando cibo in casa, picchia la donna; così decide di denunciarlo.

I poliziotti perquisiscono la casa e trovano 15 grammi di cocaina. Ma la donna il giorno dopo non si presenta al richiamo al commissariato, cosa che fa insospettire i poliziotti che trovano la donna in forte alterazione psicologica. Il figlio, infatti, l’avrebbe picchiata di nuovo non trovando le dosi e chiedendole anche un risarcimento in denaro per il danno subito.

Stando a quanto raccontano i testimoni, i due vivono da soli in una casa popolare del quartiere e sono in continua lite, così scatta il procedimento di custodia cautelare per il giovane.

Claudio Cippitelli, sociologo della cooperativa Parsec, ritiene che le liti avvengano non tanto per l’uso del giovane delle sostanze stupefacenti quanto per il rapporto madre-figlio che è venuto a mancare. Crede infatti che il tutto sia un gesto disperato della madre per richiamare l’attenzione su un rapporto già deteriorato di suo e le fragilità che avvengono nel contesto familiare in un periodo assai difficle da affrontare come questo, aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti.

Continua a leggere su Fidelity News