Nel tranquillo contesto di Trevignano, un piccolo centro situato nel cuore dell’Italia, la fede e la devozione dei suoi abitanti si sono recentemente trovate al centro di una controversia che ha suscitato l’interesse non solo della comunità locale, ma anche di quella ecclesiastica più ampia. Il Vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, ha emesso un importante decreto che riguarda le presunte apparizioni della Madonna, un evento che per anni ha attratto l’attenzione di devoti e pellegrini.
Le apparizioni mariane a Trevignano hanno iniziato a guadagnare popolarità grazie alle testimonianze di Gisella Cardia, una donna del luogo che ha riferito di aver ricevuto messaggi dalla Vergine Maria. Queste rivelazioni hanno generato un notevole flusso di fedeli e curiosi, ansiosi di partecipare a momenti di preghiera e riflessione spirituale. Tuttavia, la questione della veridicità e soprannaturalità di tali eventi ha sempre sollevato dubbi e interrogativi.
Dopo un’attenta valutazione e un periodo di osservazione, il Vescovo Marco Salvi ha preso una posizione definitiva sull’argomento, dichiarando la non soprannaturalità delle presunte apparizioni. Con questo gesto, il Vescovo intende guidare i fedeli verso una fede matura e consapevole, evitando il rischio di disinformazione o di deviazioni dottrinali.
Il Vescovo Salvi, con questo atto, non solo intende tutelare la fede e la prudenza dei suoi fedeli ma lancia anche un messaggio di coesione e rispetto dell’autorità ecclesiastica. Le decisioni della Chiesa, infatti, emergono da un profondo lavoro di valutazione e discernimento, finalizzati a garantire che la fede vissuta e condivisa sia sempre autentica e libera da possibili strumentalizzazioni.
Questo decreto rappresenta un momento significativo nella vita della diocesi di Civita Castellana e segna un passo importante nel cammino di fede della comunità cattolica. Si tratta di un invito a guardare oltre le apparizioni, per riscoprire l’essenza di una fede matura, consapevole e radicata nei valori evangelici, che promuove l’unità e il rispetto reciproco all’interno della Chiesa Universale.