Macerata, in posa con un cadavere: scattano gli accertamenti della procura

Una foto con due uomini insieme ad un cadavere compare nel web: scattano gli accertamenti della procura. La Croce Verde di Macerata prova la sua estraneità.

Macerata, in posa con un cadavere: scattano gli accertamenti della procura

È comparsa improvvisamente nel web un anno fa, ma solo in questi giorni è stata segnalata una foto che vede protagonisti due addetti, presumibilmente, delle onoranze funebri insieme alla salma di un defunto. Un’immagine che ha scosso il mondo di internet e che ha dato il via agli accertamenti da parte della procura per scoprire i responsabili di questo folle gesto.

La storia ha inizio un anno fa, quando nei motori di ricerca Google, nella sezione dedicata alle recensioni che gli utenti possono rilasciare sui posti visitati, compare il commento di un utente piuttosto negativo sulla Croce Verde Onoranze Funebri di Macerata, in cui non solo si sconsiglia di recarsi presso loro, ma viene anche pubblicata la foto in questione accusando gli addetti del servizio di scattarsi foto insieme alle salme dei defunti durante l’estumulazione, ovvero nell’estrazione della salma dal loculo.

La foto è stata subito segnalata ed eliminata, seppur è ancora possibile trovarla nel web, e la procura ha avviato gli accertamenti per comprendere la verità dietro a questa storia che sembrerebbe vedere la Croce Verde di Macerata estranea ai fatti.

La Croce Verde di Macerata estranea ai fatti

A parlare e a chiarire la posizione della Croce Verde di Macerata è l’avvocato dell’azienda Luciano Mancinelli. Poichè ci sono delle indagini in corso, l’avvocato non può rilasciare dichiarazioni troppo dettagliate riguardo l’accaduto, ma una cosa ha voluto precisarla. Se si guarda attentamente la foto rilasciata nel web, è possibile notare uno logo presente sui vestiti dei due dipendenti ritratti, e già da questo piccolo particolare chiunque può vedere che il simbolo è ben differente da quello della Croce Verde.

I due uomini che hanno commesso l’orribile gesto, quindi, non apparterrebbero all’azienda, e lo ribadisce anche lo stesso presidente Giovanni Pagliapoco, che si dice sicuro sui suoi dipendenti, nonché sereno e consapevole che i servizi che offrono ai cittadini sono di qualità. Si aspetta ora che la magistratura possa fare chiarezza e giustizia.

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