Anche gli esami più semplici e che si compiono quotidianamente, possono diventare fatali per alcuni pazienti. Dopo le numerose notizie di pazienti rimasti vittime a causa della colonscopia, ecco la tragica notizia della morte di una donna di 69 anni.
L’esame in questione è ormai diventato di routine in cliniche ed ospedali. Durante la gastroscopia viene inserito un tubo flessibile dotato di una piccola videocamera all’estremità di esso: dalla nostra bocca arriva all’esofago, fino allo stomaco e alla prima parte dell’intestino tenue. Tramite l’endoscopia è possibile ricercare infezioni, verificare il buon funzionamento dell’intestino ed effettuare la diagnosi di eventuali tessuti dall’aspetto anomalo, potendo così riscontrare l’eventuale celiachia nel paziente, lesioni pre-tumorali o tumorali. Un esame che, dati alla mano, riscontra meno dello 0,05% di possibilità di eventuali complicazioni. Una perforazione dovuta allo strumento che si inserisce all’interno del nostro corpo capita in meno dello 0,03% dei casi riscontrati, e solitamente a causa di particolari condizioni anatomiche.
I fatti
Una donna di 69 anni residente a Montelupone, ieri mattina si è recata presso la clinica marchigiana Marchetti per eseguire la gastroscopia.
Accompagnata dal marito ha eseguito senza problemi la procedura in programma, ma la tragedia è avvenuta subito dopo. Così come racconta il marito, la donna ha subito iniziato a vomitare sangue, e sdraiata a terra è morta davanti agli occhi increduli dell’uomo.
Sono subito intervenuti i soccorsi, ma per la donna non c’era più nulla da fare. Per la donna è stata disposta l’autopsia per fare chiarezza su un fatto tanto grave e all’apparenza senza alcun significato. Solo in questo modo si potranno individuare cause e responsabilità di una morte improvvisa avvenuta dopo un esame di routine.