Macabra scoperta a Viareggio, un teschio sulla spiaggia

Macabra scoperta ieri a Viareggio. Un uomo che stava facendo due passi sulla spiaggia ha trovato in mezzo ai detriti un teschio umano. Sono subito pervenute sul posto le forze dell'ordine per i rilievi del caso.

Macabra scoperta a Viareggio, un teschio sulla spiaggia

Complice l’allentamento delle imposizioni per il covid e una bella giornata di sole, molti viareggini ne hanno approfittato per prendere un po’ d’aria e dare un’occhiata alle vetrine.

Come sempre in tantissimi hanno scelto anche di raggiungere la spiaggia, trovandola naturalmente ingombra di straccali come ogni inverno. Una domenica per approfittare di una piccola finestra di sollievo dalla tensione, però, ha riservato una brutta sorpresa.

Il macabro ritrovamento 

È stato proprio in Piazza Mazzini, uno dei punti di ritrovo più amati dagli abitanti di Viareggio, che in mezzo agli straccali un uomo si è accorto che biancheggiava la caratteristica cupola di un teschio umano semisommerso tra i detriti e la sabbia sottile di quella zona. Dopo un ovvio momento di shock l’uomo ha immediatamente contattato le forze dell’ordine che hanno provveduto a recintare l’area in attesa dell’arrivo della scientifica per i prelievi di rito e per portare il resto umano in laboratorio per le indagini.

Il teschio era quasi completamente privo di denti e di mandibola, segno che si trovava in mare da una certa quantità di tempo, ma non è stato possibile determinare immediatamente quanto, perché potrebbe trattarsi di pochi mesi oppure di diversi anni a seconda delle correnti. Non capita molto spesso, ma il mare può restituire resti anche a distanza di decenni, soprattutto se sono rimasti bloccati sotto la sabbia oppure in una zona tranquilla del fondale con poche correnti. È anche possibile che il teschio sia stato riportato a galla dalle reti di un pescatore.

Dalle prime indiscrezioni risulta che il teschio sia privo di segni di violenza, ma questo naturalmente potrebbe essere poco utile per capirne l’origine perché in teoria potrebbe provenire anche da molto lontano. Purtroppo la mancanza di denti non aiuta, perché potrebbero essere utilizzati per recuperare informazioni, nel caso in cui presentino otturazioni.

Le possibili origini

Anche se al momento non si sa neanche se si tratta di un teschio maschile o femminile, oppure quale potrebbe essere l’età della persona che lo ha perduto, gli inquirenti ritengono che questo macabro reperto potrebbe aver viaggiato parecchio in mare e provenire da un naufragio oppure appartenere ad uno dei tanti dispersi fra i flutti. Non è da scartare l’ipotesi che si tratti di un teschio proveniente da una sepoltura erosa dalla piena di un fiume.

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