Lutto nel rugby, il Covid stronca Massimo Cuttitta: le strazianti parole del gemello

Il Covid non ha risparmiato il gigante Massimo Cuttitta, campione del rugby italiano. A parlare ora è il fratello gemello che descrive il loro legame simbiotico.

Lutto nel rugby, il Covid stronca Massimo Cuttitta: le strazianti parole del gemello

Massimo Cuttitta, 54 anni, campione del rugby, non ce l’ha fatta. Il gigante buono, campione sportivo, adorato dai suoi fans sparsi per il mondo, non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia contro il Covid.

Oggi pomeriggio, 13 aprile, il rugby italiano si riunirà a Lavinio, litorale laziale, per l’ultimo saluto al campione, stroncato dal maledetto virus, lasciando nello sconforto più totale il fratello gemello Marcello e i suoi familiari.

Le parole del gemello Marcello

Il gigante, che sembrava invulnerabile nell’olimpo dei grandi sportivi, ha perso la sua battaglia e suo fratello gemello Marcello, che ha giocato con lui in Nazionale, affranto dal dolore, ha dichiarato: “Ci sentivamo 4 volte al giorno, abbiamo sempre pensato con una testa sola. Ora dovrò farlo da solo”.

In soli 3 giorni il virus ha portato via anche la loro adorata mamma Nunzia. Massimo aveva deciso di non farsi intubare e, poco prima di entrare in terapia intensiva, per il peggioramento delle sue condizioni di salute, aveva raccomandato a Marcello e all’altro fratello Michele di preoccuparsi solo della madre. In tanti i messaggi di cordoglio rivolti verso i gemelli Cuttitta, uno pilone e capitano; l’altro ala e magnifico realizzatore…insomma lo yin e lo yang del gioco, agli antipodi eppure indivisibili.

La carriera di Cuttitta

Cuttitta aveva debuttato con gli Azzurri a Napoli nel 1990 contro la Polonia, indossando poi la maglia della Nazionale in altre sessantanove occasioni sino al 2000, anno del suo ritiro internazionale dopo aver vissuto da protagonista il debutto nel Sei Nazioni contro la Scozia, nell’indimenticabile successo del 5 febbraio al Flaminio. In ventidue occasioni aveva guidato come capitano la Nazionale Italiana Rugby.Nato a Latina, ma cresciuto ‘rugbisticamente’ in Sudafrica al pari del gemello Marcello, Massimo aveva indossato in carriera le maglie de L’Aquila, dell’Amatori Calvisano, del Milan e quella degli Harlequins londinesi, prendendo parte a due edizioni della Coppa del Mondo e vestendo in più occasioni il bianconero dei Barbarians.

Conclusa l’esperienza d’Oltremanica, aveva ricoperto il ruolo di giocatore-allenatore per numerosi club italiani , Bologna, Rugby Roma, Alghero e Leonessa, prima di approdare come tecnico degli avanti a Edimburgo e, da lì, alla federazione scozzese, rilanciando con il proprio lavoro il pack Highlander sulla scena internazionale. Più recentemente, aveva messo la propria esperienza di allenatore della mischia al servizio di Nazionali emergenti come Romania, Canada e Portogallo, svolgendo incarichi di consulente per i rispettivi staff tecnici.

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