Tania Mendoza, attrice nota per il film “La mera Reina del Sur” ambientato nel mondo del narcotraffico, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco in un agguato a Morelos, in Messico, centrata da quattro colpi al petto che non le hanno lasciato scampo.
I fatti sono avvenuti nell‘unità sportiva di Felinos, nel quartiere di Lomas de Cortés. La donna è stata assassinata davanti agli occhi del figlio di 11 anni, vicino a un campo sportivo, mentre stava aspettando che il bambino finisse l’allenamento.
La ricostruzione dell’accaduto
La donna, 42 anni, si trovava in compagnia di altri genitori, in attesa del bambino, quando due uomini armati si sono avvicinati in moto e uno di loro le ha sparato più volte, prima di darsi alla fuga. Secondo i media messicani che hanno diffuso la notizia si tratta del secondo attacco all’attrice che nel settembre 2010 aveva sporto denuncia per i reati di furto aggravato di un veicolo, rapina in una casa e privazione illegale della libertà commessi contro di lei, il suo compagno Rafael Sánchez Rojas e il loro bambino.
L’attrice era stata vittima di un sequestro lampo assieme al marito e al figlio. Trasportati fuori città e tenuti segregati per alcune ore, erano riusciti a convincere i propri rapitori a rilasciarli probabilmente dietro il pagamento di un riscatto. Mendoza ha acquisito popolarità nel 2005 interpretando la sua omonima Teresa Mendoza in “La mera Reina del Sur”, tratto dal romanzo dello scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte, prima serie tv ambientata nel mondo dei narcos poi resa famosa su Netflix da Kate del Castillo nella nuova versione “La Reina del Sur”.
Ha recitato in varie soap opera e negli ultimi anni si è dedicata anche alla musica, registrando cinque album come cantante, oltre ad essere una modella molto famosa in Messico. Non è ancora chiaro chi ci sia dietro l’omicidio di Tania Mendoza o qualsiasi possibile movente. Dopo la sparatoria, la polizia ha effettuato un’operazione alla ricerca dei sospetti, ma nessuno è finito in manette. L’ufficio del procuratore generale ha dichiarato all’agenzia di stampa Efe che il caso sarebbe stato considerato come femminicidio, anche se non sono stati forniti dettagli.
Tania Mendoza era stata in passato in contatto con Marcos Arturo Beltrán-Leyva, che morì nel 2009, al culmine della carriera della Mendoza.”Ti amiamo”, aveva scritto l’attrice, condividendo tempo fa su Instagram un murale dedicato a Beltrán-Leyva, noto anche come “El Botas Blancas”, morto il 16 dicembre 2009 durante uno scontro a fuoco a Cuernavaca. Il narcotrafficante viene chiamato “fratellino” in altri post della Mendoza.