Lutto nel Lecchese: Diego muore a 22 anni dopo 3 anni e mezzo di coma

Diego Scaccabarozzi, 22 anni, è morto nei giorni scorsi dopo aver passato gli ultimi tre anni e mezzo in coma a causa di un incidente. In tanti lo hanno voluto ricordare con messaggi di cordoglio.

Lutto nel Lecchese: Diego muore a 22 anni dopo 3 anni e mezzo di coma

Diego Scaccabarozzi è morto negli scorsi giorni a soli 22 anni, di cui tre anni e mezzo passati in coma. Sul suo profilo Facebook c’è solo una foto visibile, che lo ritrae ancora adolescente…. ed è così che, chi lo amava,lo ricorderà. Diego il 7 luglio 2018, appena 19enne, era rimasto vittima di un grave incidente stradale avvenuto nel Lecchese, a Sirtori. Lui era accomodato insieme ad un amico sul sedile posteriore di una Lancia Y, guidata da un 20enne della zona accanto a cui sedeva un quarto ragazzo.

Si sono schiantati contro una Fiat 600 che arrivava dall’altra parte. Diego ha riportato le ferite peggiori ed è piombato in un buio da cui non si è più ripreso, nonostante i primi soccorsi disperati in strada, la folle corsa in ambulanza in ospedale all’Alessandro Manzoni di Lecco, l’operazione d’urgenza a cui ne sono seguite altre, i trasferimenti da un ospedale all’altro e i ricoveri in centro di riabilitazione.

Chi era Diego Scaccabarozzi

Dal momento dell’incidente Diego, che si era appena diplomato all’istituto Ghandi di Besana Brianza e giocava a calcio nell’Asd Sirtorese, era rimasto per 1.291 giorni in coma. Un periodo di tempo lunghissimo durante il quale i suoi familiari e gli amici non avevano mai smesso di sperare che il giovane potesse riprendersi ma così non è stato.

Milleduecentonovantuno giorni di prigionia e di dolore durante la quale la morte ha beffato le nostre speranze”, li ha definiti ieri il parroco di Monticello don Marco Crippa, mentre celebrava il funerale del giovane, aggiungendo: “Non possiamo nulla contro la morte, però possiamo decidere come vivere e chi amare e in questi 1.291 giorni abbiamo amato Diego”. 

Un messaggio analogo è apparso sotto l’ultimo post che il ragazzo aveva condiviso su Facebook nel lontano 2018: “Carissimo Diego, ora sei finalmente libero dal dolore e dalla prigionia. Vola felice nella luce eterna e veglia sempre su tutti noi. Ti voglio bene”. A firmarlo la maestra del ragazzo, di cui resta quella foto da adolescente con la maglia della Sirtorese, la stessa maglia che ieri ha ricoperto la sua bara. 

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