Alcune tragedie sono davvero inspiegabili soprattutto per coloro che rimangono in vita e provano a domandarsi come mai un uomo di 35 anni, padre di un bambino di un anno e marito, decida di percorrere 27 km in contromano. Questa è la storia di Jacopo Varriale, un uomo di 35 anni di cui nella giornata di lunedì 16 maggio si sono svolti i funerali tra il dolore e l’incredulità di tutti.
Nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 maggio, l’uomo si è schiantato sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Nella giornata di lunedì 16 maggio, alle esequie, tantissimi i messaggi di cordoglio di amici e parenti che hanno voluto dargli l’ultimo addio. Nessuno dei presenti riesce a capacitarsi di come sia potuto accadere.
Una tragedia che ha sconvolto tutti, non solo gli amici e i familiari, ma anche la comunità. Una tragedia che presenta ancora molti punti da chiarire. In base alle ultime indiscrezioni, sarebbe andato a cena per poi tornare a casa imboccando la superstrada contromano percorrendo un tratto di 27 km che ha causato l’incidente nel quale si è schiantato con un’altra vettura.
A bordo dell’altra vettura 4 giovani che ora sono ricoverati negli ospedali tra Cisanello e Livorno. Ci si domanda come mai Jacopo Varriale abbia deciso di imboccare quella strada contromano, non si sia fermato prima dello schianto che gli ha causato la vita, anche se gli automobilisti hanno provato più volte ad avvisarlo.
Sono tantissimi gli interrogativi a cui rispondere, a cominciare dall’orario e come mai abbia imboccato quel tratto di strada quando il percorso per tornare a casa è un altro. A sostegno della moglie e del bambino di 1 anno, gli amici hanno lanciato una raccolta fondi sulle pagine social accompagnata dal seguente testo: “Jacopo ci ha lasciati, rimaniamo attoniti e storditi davanti ad una notizia che nessuno neanche s’immaginava lontanamente. Jacopo ha lasciato Andrea ed Alessia e dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per stare accanto a loro e aiutarli ora e sempre”.