Lucera: padre e figlio in stato di fermo per aver ucciso un immigrato

Ferdinando Piacente, 65 anni, e il figlio di 27 sono in stato di fermo per aver ucciso a fucilate un immigrato. La sparatoria è avvenuta mentre tre africani tentavano di rubare meloni nei loro campi. Un uomo è morto ed uno è rimasto ferito

Lucera: padre e figlio in stato di fermo per aver ucciso un immigrato

Ferdinando Piacente, di 65 anni, e il figlio Raffaele, di 27, sono stati fermati perché accusati di omicidio. Pare infatti che i due abbiano sparato contro tre immigrati mentre stavano rubando meloni. Nella sparatoria uno dei tre immigarti è morto. La vicenda è accaduta in piena notte: Ferdinando e Raffaele, agricoltori e piccoli commercianti di frutta, si trovavano nella loro abitazione rurale sita in contrada Vaccarella, quando improvvisamente hanno sentito abbaiare i cani, segno che qualcuno si era introdotto illegalmente nella loro proprietà per rubare la frutta.

Infatti, Mamoudou Sare, il suo amico Adam Kadago e un terzo connazionale, erano entrati di nascosto nei campi con l’intenzione di rubare i meloni. Scoperti dai proprietari, tra loro è iniziata una colluttazione e padre e figlio hanno lottato nel tentativo di farli desistere. Durante la rissa Raffaele Piacente è stato anche colpito al naso e subito dopo ha esploso alcuni colpi con un fucile regolarmente detenuto.

Spaventati, i tre africani sono scappati a bordo della Fiat Uno con cui erano arrivati, ma Ferdinando Piacente non si è fermato e li ha inseguiti continuando a sparare. Mamoudou Sare è stato colpito alla schiena ed è morto sul colpo, mentre Kadago è stato raggiunto da un colpo al torace. IL terzo africano è rimasto vicino all’amico per aiutarlo e insieme a lui ha atteso l’arrivo cei sanitari che poco dopo hanno trasportato Kadago d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove viene ricoverato ma per fortuna non versa in pericolo di vita.

A raccontare tutta la faccenda ai carabinieri è stato il superstite e così dopo qualche ora per Ferdinando e Raffaele è stato posto lo stato di fermo. Padre e figlio non hanno opposto alcuna resistenza, consapevoli di quanto era accaduto: i due sono stati dunque trasportati in caserma e adesso spetterà al gip la decisione di stabilire se commutare il fermo in arresto.

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