Lucca, 13enne rischia di perdere l’occhio per una penna laser

Un ragazzo di 13 anni di Lucca rischia di perdere un occhio a causa di una penna laser che gli ha perforato la retina. La penna laser è stata comprata ad una bancarella, l'episodio è avvenuto quando il ragazzo l'ha puntata sul viso

Lucca, 13enne rischia di perdere l’occhio per una penna laser

Un ragazzo di Lucca rischia di perdere la vista da un occhio per aver rivolto il puntatore di una penna laser sul viso. Il ragazzo, 13 anni, si trovava in gita scolastica, e aveva acquistato una penna laser ad una bancarella. Tornato a casa, aveva cominciato ad accusare problemi alla vista, i genitori hanno subito provveduto a farlo visitare all’ospedale Meyer di Firenze, per capire quale fosse la causa che non permetteva al ragazzo di vedere chiaramente gli oggetti.

La diagnosi è stata precisa: la retina di entrambi gli occhi è stata lesionata, in particolar modo l’occhio destro ha subito maggior danno. La lesione è stata causata dal laser della penna che il ragazzo aveva comprato durante la gita, provocando la perdita di quattro diottrie che non si possono recuperare neanche con l’utilizzo degli occhiali.

Per fortuna le lesioni all’occhio sinistro non sono molto gravi e la vista del ragazzo momentaneamente non è compromessa, ma il danno all’occhio destro è irrecuperabile. A lanciare l’allarme sui prodotti contraffatti è Aducons, che raccomanda di non farsi coinvolgere nell’acquisto di materiale da gioco non conforme a regolari normative, che spesso però sono messi in vendita senza controlli adeguati. L’avvocato Arnaldo Belvedere, legale dell’Aducons a cui si sono rivolti i genitori del 13enne, mette in guardia anche le famiglie di altri ragazzi che possono incorrere in vicende similari, facendo notare che l’acquisto di un oggetto proveniente dalle bancarelle non assicura la garanzia di un prodotto realizzato con componenti innocue alla salute.

Il desiderio di un ragazzino, affascinato da un oggetto nuovo e attraente, ha rischiato di fargli perdere la vista a causa della leggerezza di persone che mettono in commercio prodotti dannosi per la vita. In questo caso c’è da dire che sarebbe opportuno passare all’osservanza di chi ha la competenza della revisione di materiale destinato all’uso di gioco, con controlli seri e conformi alle regole, per evitare che incidenti di questo tipo possano ripetersi. Non è giusto che per un momento di gioco e senza la propria volontà un bambino possa rimanere colpito da gravi forme di deficit visivo, la legge deve garantire la sicurezza degli oggetti messi in commercio, soprattutto se destinati ai più piccoli.

Continua a leggere su Fidelity News