Luca Toni rapinato, banditi armati assaltano la sua villa

Si apprende da poche ore che il campione mondiale 2006, Luca Toni, è stato rapinato nella sua villa a Montale. I banditi hanno minacciato il calciatore e la sua famiglia, con tanto di pistole.

Luca Toni rapinato, banditi armati assaltano la sua villa

Dalla “Gazzetta di Modena” si apprende che il famoso calciatore, campione mondiale 2006, Luca Toni, nella sera di giovedì scorso, ha subito una rapina mano armata, presso la sua villa a Montale. Purtroppo la famiglia di Toni, presente al momento della rapina, ha vissuto momenti di puro terrore e disorientamento.

Stando a quanto riportato dalla Gazzetta, sembra che la rapina in questione non sia stata attuata da sprovveduti, bensì da persone esperte, che con sangue freddo sono riusciti nell’intento di rubare i beni del calciatore. I banditi che sono entrati nella casa di Toni erano tre, ma dalla ricostruzione sembra che un quarto elemento stesse aspettando i suoi compagni, per poi scappare a bordo di un automobile scura, molto probabilmente un’Audi.

Professionisti del “mestiere” insomma, tanto che hanno minacciato unicamente il calciatore, senza includere minimamente la famiglia di Toni. In pochi secondi sono riusciti quindi a recuperare la refurtiva prefissata e scappare via, a bordo dell’automobile che attendeva fuori con il motore acceso.

Vista anche la rapidità con cui si è consumata la rapina, le forze dell’ordine hanno ipotizzato che il calciatore sia stato in precedenza pedinato, studiando le sue abitudini e quelle della sua famiglia. I rapinatori quindi erano a conoscenza anche del quantitativo di denaro e preziosi che si trovava in casa in quel momento.

A fare luce sulla questione ci pensa anche la Scientifica, che tenta di ricostruire la dinamica della rapina, ricercando qualsiasi indizio in grado di ricondurre ai rapinatori, o quanto meno di seguire una pista. Non è la prima volta che si assiste ad eventi del genere, soprattutto quando si parla di personaggi famosi. In questi casi la cosa più importante è uscire illesi dalla triste esperienza e sperare che le forze armate possano risalire ai malviventi.

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