Un altro caso di assenteismo sul luogo di lavoro e ai danni dello Stato è stato scoperto dagli uomini della Guardia di Finanza di Lodi, dopo l’apertura di un’inchiesta da parte della locale Procura della Repubblica, che ha voluto vederci chiaro sull’eccessivo numero di assenze – pari a 1500 giorni – lavorative fatte da un professore.
Il “prof dei record“, così è stato soprannominato il docente in questione, è riuscito a non entrare in aula per ben 5 anni, utilizzando periodi di malattia, congedi e lunghe aspettative per accudire i familiari malati, ma in realtà esercitava la professione di avvocato in Calabria. A questa conclusione sono giunti gli uomini della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Lodi, che hanno seguito le mosse del sedicente professore, per diverso tempo.
Stando ai risultati raccolti, l’uomo ha partecipato a 250 udienze in Tribunale a Vibo Valentia, dove si è presentato anche 123 volte davanti al giudice di pace, a cui si aggiungono le 3 udienze fatte dinanzi il Tribunale Amministrativo Regionale di Catanzaro. Insomma tutto questo mentre dichiarava assenze per malattie, congedi o per motivi di famiglia.
A confermare questa doppia attività professionale sono state anche le prove tratte dalle agende professionali del docente, nonché le numerose immagini e video, riprese dagli uomini della Guardia di Finanza, che ritraggono l’assenteista in giro per i Tribunali di mezza Italia nell’esercizio della sua professione di avvocato.
Al momento sono al vaglio degli inquirenti anche tutta la documentazione medica che il professore assenteista ha presentato dal 2011 al 2016, nonché tutte le attestazioni che riguardavano i presunti motivi di salute dei suoi familiari, per i quali era costantemente necessaria la sua presenza a Vibo Valentia.
Possono tirare un sospiro di sollievo i presidi dei due istituti superiori, che erano soliti ricevere le richieste di assenze per motivi vari da parte del docente-avvocato, che ora è stato posto dalla Polizia in stato di arresto.