Lodi è un comune italiano, situato in Lombardia, che è stato molto seguito dalle autorità sin dall’inizio dell’epidemia da Covid-19. Qui, nella giornata di Pasqua, un ragazzo ha organizzato una festa con 5 suoi amici, pur consapevole d’esser positivo al coronavirus. La festa è stata poi fermata dopo che un vicino di casa, insospettito, ha allertato le forza dell’ordine.
I presenti hanno un’età compresa tra i 17 ed i 24 anni. Gli amici del ragazzo hanno dichiarato alle forze dell’ordine di essere a conoscenza della sua positività, e del fatto che avrebbe dovuto rispettare la quarantena obbligatoria, ma hanno deciso comunque di partecipare al party pasquale.
La festa è andata avanti finché i vicini si sono insospettiti: ciò è infatti avvenuto in un appartamento di una palazzina di Lodi. I vicini hanno chiamato le autorità per effettuare un normale controllo.
Con l’intervento delle forze dell’ordine, tutti i ragazzi sono stati denunciati per non aver rispettato il testo unico delle leggi sanitarie e per non aver osservato l’ordine teso a impedire la diffusione di una malattia infettiva. La grave denuncia è stata seguita dall’obbligo di quarantena, dato che tutti sono stati in uno spazio chiuso a contatto con un positivo.
Durante le feste pasquali, il lavoro delle forze dell’ordine è stato intensificato al fine di evitare spostamenti ed assembramenti. Non tutti i cittadini residenti sul suolo italiano hanno rispettato le regole, anche se fortunatamente si tratta solo di una piccola parte. Nelle giornate di Pasqua e di Pasquetta, sono stati utilizzati anche dei droni in molte località per intensificare i controlli e, soprattutto, per scovare i furbetti intenti a festeggiare nelle zone di montagna. Le autorità continuano a ripetere che il rispetto delle regole è l’unica soluzione per evitare il diffondersi dell’epidemia e per tornare il prima possibile ad una situazione “più libera”.