Lodi, Giulia Scaffidi muore a 17 anni: la ragazza soffriva di anoressia

Giulia Scaffidi è morta a 17 anni. La ragazza,che da 3 anni soffriva di anoressia, è deceduta il 25 novembre all'ospedale di Lodi. Pesava solo 26 chili.

Lodi, Giulia Scaffidi muore a 17 anni: la ragazza soffriva di anoressia

 

Si sono svolti ieri, sabato 27 novembre, nella parrocchia di San Martino Pizzolano, in provincia di Lodi,  i funerali di Giulia Scaffidi, la 17enne deceduta il 25 novembre scorso a Lodi, nel reparto di pediatria dell’ospedale di Lodi,  in cui era ricoverata a causa di complicazioni legate all’anoressia, di cui soffriva da 3anni.

Giulia avrebbe compiuto 18 anni tra un mese ma il suo cuore non ce l’ha fatta. E’ stato suo fratello Tony, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, a raccontare l’accaduto, puntando il dito contro ifalsi messaggi che arrivano dal mondo delle fashion blogger. Per questo fa un appello affinché la tragedia di sorella non si ripeta ancora: “Le fashion blogger diano l’esempio per prime, evitino di accostare il raggiungimento della forma perfetta ai sacrifici alimentari. Si è belle anche con qualche chilo in più. Io sono pronto a dare una mano se serve. A mostrare le foto di come era diventata Giulia perché altre ragazze non cadano più in quest’errore”

L’accaduto

Giulia è stata ricoverata il 24 novembre in gravi condizioni, è entrata in coma alle 5 del 25 novembre ed è deceduta nel pomeriggio. Negli ultimi 3 mesi pesava appena 26 chili.  Il fratello 37enne della vittima, Tony,  che lavora come art director e make-up artist, dice che “Giulia si vedeva perfetta così,voleva fare la modella“, aggiungendo: “Si truccava ogni giorno,  usava creme per il viso e smalti per far risaltare quella bellezza che, dal suo punto di vista, aveva finalmente raggiunto”.  Tony ha dichiarato: “Come mia sorella ne ho viste fin troppe. Modelle che nella spasmodica ricerca della perfezione fisica vivono una vita di privazioni”.

Quattro anni fa era morto il papà ma, nonostante il dolore, secondo mamma Elena non sarebbe stata quella la causa della malattia di Giulia. Lei era ossessionata dal corpo, “non mangiava nulla, beveva solo acqua bollente, saliva e scendeva le scale di casa in piena notte per tenersi in forma”. Collassi e ricoveri, tanti, e ogni volta che veniva dimessa si riprometteva di smettere, dicendo “sono stanca dei medici”. 

Ma poi ci ricadeva, sistematicamente. Fino all’ultimo ricovero, quello nell’ospedale di Lodi, dal quale non è uscita mai più.  Giulia era bella, con un sorriso solare e una cascata di riccioli biondi. Ma un tarlo che la divorava dentro, quel sogno della perfezione fisica attraverso la magrezza che poi sarebbe sconfinato nell’anoressia che l’ha portata alla morte.

 

 

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