Il cuoricino di un bimbo di 7 mesi ha smesso di battere, nella sua culla, il giorno di Pasqua. Una tragedia immane, quella che si è consumata domenica scorsa, a Sordio, in provincia di Lodi.
I suoi genitori e i nonni hanno provato a svegliare il piccolo, credendo che stesse dormendo profondamente, fino a quando non si sono trovati di fronte un’agghiacciante scoperta. Il loro bambino era morto e a nulla sono valsi i soccorsi. Per lui non c’era più niente da fare.
L’accaduto
Il bambino si trovava nel suo lettino quando i genitori e i nonni, che vivono in una casa vicina, hanno provato, in tutti i modi, a svegliarlo, ritenendo che si fosse addormentato profondamente. A quel punto, il padre e la madre, notando che non dava più segni di vita, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono accorsi i medici e i paramedici del 118 che, dopo aver constatato il decesso, hanno catalogato la morte del piccolo come Sids.
Sids, come noto, è l’acronimo di “sudden infant death syndrome”, ovvero la cosiddetta “morte in culla“, un decesso improvviso e inspiegabile che è tra le principali cause di morte dei bambini da zero a 1 anno, anche se è più frequente tra i neonati fino a 5 mesi. Per accertare che si sia trattato proprio di Sids, la Procura di Lodi ha deciso di disporre l‘autopsia che sarà eseguita da un medico legale di Pavia e che dovrebbe concludersi entro la fine della settimana.
Una disgrazia atroce, che si è consumata tra le mura domestiche di un appartamento nel condominio di via Raffaello Sanzio, immerso nella quiete di un giorno di festa, rotta dalle sirene dell’ambulanza. Il sindaco Salvatore Iesce ha espresso il proprio cordoglio e la massima vicinanza alla famiglia. Il primo cittadino ha, infatti, incontrato i parenti e di seguito ha annunciato che parteciperà al funerali.