Lo strano caso dell’Isola del Giglio, dove nessuno si ammala di Coronavirus

Alcuni ricercatori hanno deciso di comprendere per quale motivo gli abitanti dell’Isola del Giglio non si ammalano di Covid-19. Al momento sul caso non esistono certezze, ma solo ipotesi da approfondire.

Lo strano caso dell’Isola del Giglio, dove nessuno si ammala di Coronavirus

Quella dell’Isola del Giglio è un caso che ha già incuriosito la comunità medico-scientifica: la popolazione di questa isola toscana, si dimostra infatti molto resistente nei confronti dell’epidemia di Covid-19. A fronte di alcuni casi di contagio provenienti dalla terraferma, tra i residenti si è registrato un solo positivo, tra le altre cose asintomatico.

Questo scenario ha incuriosito sia l’Università di Trento che il dipartimento di scienze biomediche chirurgiche e odontoiatriche dell’Università di Milano, che hanno deciso di indagare su di una vicenda alquanto unica nel suo genere. Dopo aver ottenuto l’approvazione dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, al loro fianco si sono aggiunti l’Università San Raffaele, l’Istituto Humanitas di Milano, l’Istituto Nazionale Tumori e l’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma.

Per avere un quadro più esaustivo del fenomeno, sull’isola sono stati inviati 1500 kit di test sierologici, necessari per mettere in atto una ricerca che ha coinvolto un campione di oltre 600 persone. I risultati raccolti tra il 29 aprile e il 3 maggio, dopo aver permesso di appurare l’esistenza di un solo malato asintomatico, vengono ora utilizzati per saperne di più non solo sulla malattia, ma anche sulle ragioni che rendono i gigliesi immuni di fronte al virus.

Al momento non è chiaro quale sia il segreto della loro resistenza. Le ipotesi sono diverse, ma quelle più accreditate fanno riferimento al tasso di inquinamento atmosferico molto basso, alle particolari condizioni ambientali, oltre ad eventuali caratteristiche genetiche degli isolani. Non da ultimo, non si esclude che la popolazione gigliese sia stata colpita da un ceppo virale depotenziato, in altre parole dotato di una bassa virulenza.

Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, ha lodato l’iniziativa, precisando che “questo studio potrà aiutarci a comprendere meglio le caratteristiche e le dinamiche epidemiologiche, cliniche e biologiche, determinate dall’infezione Covid 19”. Non lasciando nulla di intentato, si spera infatti che la fattiva collaborazione della comunità isolana possa apportare un importante contributo alla tutela della salute pubblica.

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