Il valore dell’amicizia non conosce limiti e per aiutare un amico in difficoltà si è disposti davvero a tutto, proprio come hanno fatto alcuni amici a Livorno. La storia che si sta per raccontare mostra quanto il sentimento dell’amicizia e della solidarietà sia basilare. Una raccolta fondi utile per comprare le protesi al proprio amico che non può più camminare.
Una storia di buoni sentimenti arriva da Livorno e racconta di una tragedia che si è consumata nella città toscana. Mercoledì scorso in via Levante, Christian ha perso il controllo del suo scooter andando a sbattere contro un marciapiede. Un impatto che per lui è stato tragico dal momento che ha dovuto subire l’amputazione delle gambe. Gli amici, per aiutarlo, hanno deciso di organizzare una raccolta fondi su Gofundme.
Con questa raccolta fondi, sperano di poter trovare i soldi necessari per le protesi. Infatti, gli amici affermano: “Christian deve tornare a camminare con l’aiuto delle protesi. Siamo qui per far sì che tutto questo diventi realtà”. L’intenzione degli amici e di questa raccolta fondi è riuscire a raccogliere almeno 50 mila Euro in modo che possa avere degli arti artificiali per tornare nuovamente a camminare.
Christian è sempre stato un ragazzo dinamico, è appassionato di canottaggio, partecipa a gare, sogna di tornare a gareggiare, partecipare alle Olimpiadi e tornare ad allenare i suoi ragazzi. Un ragazzo che ama la vita e che vuole tornare ad assaporarla nuovamente. Una raccolta fondi che ha dato i risultati sperati dal momento che, in pochissime ore, è riuscita a raggiungere più di 37 mila Euro.
Sul web tantissimi hanno supportato questo giovane ragazzo di 22 anni aiutandolo e spingendo a non mollare in seguito all’incidente. Gli amici si sono radunati fuori dall’ospedale in modo da fargli sentire il loro appoggio senza lasciarlo mai solo. A proposito del loro amico, esprimono parole bellissime: “Christian è uno di ‘Noi’, ma speciale, una di quelle persone che ti porti dentro per tutta la vita. La persona dall’animo più gentile che abbiamo mai conosciuto (tant’è che lo chiamiamo ‘Il Puro’). Vogliamo vederlo tornare a vincere sulla sua canoa alla quale ha dedicato tutta la sua vita”.