All’ospedale di Livorno si parla di sospetto focolaio di variante Omicron.Si parla di sospetto perchè non ci sono ancora riscontri dai tamponi dei 14 pazienti contagiati in pronto soccorso.
Il caso sarebbe partito da un focolaio al pronto soccorso, per poi diffondersi in altri reparti del vecchio ospedale di viale Alfieri. Oltre ai 14 positivi, sono altre 30 le persone in quarantena precauzionale, in ospedale o a domicilio.
I motivi del focolaio in una nota dell’Asl Toscana Nord Ovest
Secondo una nota dell’Asl Toscana Nord Ovest, i contagi sono legati allo stanzionamento, per accertamenti diagnostici, al pronto soccorso, tra persone presentatesi per altre patologie e senza sintomi ricondubili al Covid , sia a degenti entrati con test negativo ma già in fase di incubazione. E mentre i vertici dell’ospedale hanno fatto partire un‘indagine interna per capire come possa essersi diffuso il virus, la rapidità con cui si è diffuso tra persone che indossavano la mascherina innescano, in molti, il sospetto che possa trattarsi di variante Omicron.
Il sindacato Fials sanità aveva già segnalato a La Nazione, nei giorni scorsi, che “tra venerdì e sabato dello scorso fine settimana nelle degenze delle medicine e nella degenza di chirurgia all’ospedale di Livorno alcuni pazienti ricoverati sono risultati positivi al coronavirus quando sono stati sottoposti a tampone regolarmente come da prassi nel corso della degenza”.
Il dottor Luca Carneglia direttore dell’ospedale aveva riferito che «sono emersi casi positivi tra i degenti nel reparto di medicina in seguito ai tamponi ai quali vengono sottoposti con regolarità. Stanno crescendo inoltre i casi di pazienti positivi che vengono ricoverati in ospedale. Perciò sono stati aumentati i posti letto covid che sono passati da 24 a 35 e il reparto degenza covid e stato riallestitio al secondo padiglione. Stanno aumentando inoltre i pazienti in rianimazione”.
I tamponi sono stati inviati, con la specifica richiesta di verificare se si tratti di variante Omicron, al laboratorio di immunologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, diretto dal professor Mauro Pistello. Arrivati ieri, oggi inizierà il sequenziamento. Il maxi contagio avvenuto all’ospedale di Livorno ha fatto rinviare diversi interventi chirurgici e cambiare le norme di prevenzione: è stato introdotto l’uso di campioni antigenici rapidi di terza generazione che, rispetto a quelli rapidi ancora in uso, danno una risposta in 15 minuti e non in 4 ore, in modo da poter intercettare i positivi asintomatici che stazionano nel retro del triage del pronto soccorso, il luogo più critico dal punto di vista degli assembramenti.
Ora sono in corso massicce sanificazioni, mentre il reparto di medicina è stato già chiuso. Inoltre è in corso un’indagine interna e sono stati predisposti tamponi a tappeto sul personale e per chiunque acceda al presidio ospedaliero. Sono inoltre in corso degli approfondimenti per capire se le persone trovate positive al Covid all’interno dell’ospedale siano state contagiate con la variante Omicron.