Lite tra PD e Forza Italia per la candidata trans di Castel Volturno

Scoppia il caso trans per la candidatura di Laura Matrone nella lista del PD di Castel Volturno. Protesta il sindaco che la considera un uomo, ma la Matrone ribatte di essere donna dal 2002

Lite tra PD e Forza Italia per la candidata trans di Castel Volturno

Il caso della trans Laura Matrone, candidata nella lista del PD, sta facendo scalpore a Castel Volturno, città della provincia di Napoli. La donna, che figura come transessuale, non corrisponderebbe alle norme che regolano la candidatura nelle liste di partito, perché non rispetta la parità di genere. Il ricorso, presentato da Cesare Duana, candidato del centrodestra e sindaco della città, è partito proprio nei confronti della lista di Laura Matrone, che appoggia il candidato del PD Dimitri Russo. La protesta coinvolge anche la lista civica “Cento volti per la strada” che, insieme alla lista della candidata Laura Matrone, è accusata di aver violato le regole della parità dei sessi.

Il candidato Russo non sembra essere molto preoccupato dalla vicenda, e dichiara di aver messo nella lista civica cinque donne e nel PD sei. I sostenitori del centrodestra ribattono che la candidata Laura Matrone è donna soltanto per il nome che porta, ma nei fatti realmente non lo è, perché lo è diventata in seguito per suo volere. La candidata prende posizione e dichiara di essere donna a tutti gli effetti dal 2002, e che la scusa presa per mancanza di quote femminili nella lista è ridicola. 

La donna fa parte di una cooperativa sociale ma è una persona dinamica ed efficiente. Infatti, lavora nell’ambito dell’arte ed organizza numerosi spettacoli ed eventi nei locali della città e nei dintorni. Il suo desiderio di essere donna in piena regola, realizzato nel 2002, la rende tuttora orgogliosa della sua scelta, e le polemiche suscitate dagli avversari non la scalfiscono. La Matrone intende dedicare la sua attività politica, se riesce a passare le elezioni, alle persone che lottano per vivere in un mondo migliore e che cercano di avere riconosciuti i loro diritti. Il tema dei transessuali, così diffuso ma ancora latente in queste zone, porta queste ragazze alla prostituzione e a una vita senza prospettive. Secondo Laura, legalizzare anche queste unioni è un diritto ma anche un dovere della società, che deve dare le opportunità per evitare l’emarginazione.

 

 

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