Liliana Segre ancora più sola dopo la morte di Piero Terracina

Oggi, 8 dicembre, si è spento all'età 91 anni Piero Terracina, un degli ultimi sopravvissuti all'Olocausto. Tra i tanti messaggi di cordoglio la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto ricordare l'amico scomparso.

Liliana Segre ancora più sola dopo la morte di Piero Terracina

Oggi, 8 dicembre, si è spento Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti all’Olocausto, all’età di 91 anni. Piero Terracina è stato deportato ad Auschwitz nel 1944, insieme anche a sua sorella Anna ed ai fratelli Leo e Cesare, che purtroppo non sono sopravvissuti alla prigionia. Piero Terracina venne liberato nel gennaio del 1945 e, come molti altri sopravvissuti a quello orrore, ha raccontato la sua storia come monito per le generazioni future.

Piero Terracina aveva solo 15 anni quando iniziò il suo viaggio verso Auschwitz, e raccontava che, all’inizio, il fatto che nel camion ci fossero delle donne e dei bambini gli sollevò il morale perché pensava che avrebbero ricevuto un trattamento più clemente, ma si sbagliava. Ha dichiarato spesso che ciò che voleva si ricordasse della Shoah fosse questo: “Gli esecutori dell’immane delitto erano uomini come noi, come tutti”.

Oltre ovviamente a tutto ciò che ha visto e che è rimasto impresso nella sua memoria, ci sono due episodi che ha raccontato spesso, anche ai ragazzi: un deportato che fu ucciso con un colpo alla testa da un ufficiale tedesco e fu la prima volta che vide qualcuno morire e lo zio che fu ucciso nelle camere a gas e che – prima di morire – disse ai parenti di non essere tristi perché per lui sarebbero finite le sofferenze. E poi la fame, soprattutto la sete, il freddo, la fatica, e il suo numero “A5506”.

La morte di Piero Terracina è stata accolta con tristezza da tutti gli esponenti politici: in molti infatti hanno espresso messaggi di cordoglio. Tra i tanti, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e la senatrice Liliana Segre, con quest’ultima che ha infatti dichiarato: Ora che non c’e’ più mi sento ancora più sola, tra me e lui, come con tanti altri come noi, non c’era bisogno di parlare. Noi dovevamo parlare agli altri ma tra di noi non c’era bisogno di farlo”.

La senatrice, infine, ha ricordato l’amico fraterno scomparso anche con parole di affetto. Piero Terracina non ha avuto una famiglia, ma in compenso ha avuto molte persone che gli hanno voluto bene, tanto che lui alla fine ripeteva “è andata bene così” mentre invece, per quanto riguarda l’orrore dei campi di concentramento, diceva che dimenticare e perdonare è impossibile ma bisogna sempre cercare di capire per evitare che succeda di nuovo.

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