Liberati i preti italiani rapiti in Camerun

Giampaolo Marta, Gianantonio Allegri e la suora canadese Gilberte Bussie, sono stati liberati e riportati in patria. Il loro sequestro era avvenuto ad aprile. Grande la soddisfazione di Mogherini e gioia immensa da parte del Papa

Liberati i preti italiani rapiti in Camerun

Sono stati finalmente liberati i preti italiani rapiti ad aprile in Camerun: lo ha confermato un giornalista dell’agenzia France Presse a Maroua, che ha visto Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri insieme alla suora canadese Gilberte Bussier a bordo di un aereo militare. La conferma è stata data anche dalle forze di sicurezza locali che hanno riferito che la liberazione degli ostaggi è avvenuta alle due di stanotte.

I militari, secondo le informazioni fornite dai servizi di sicurezza, hanno recuperato gli ostaggi nei pressi di Amchidè, villaggio a poca distanza dal confine con la Nigeria. Grande soddisfazione per l’operazione del ministro degli Esteri, Federica Mogherini, che ha commentato con molto entusiasmo la notizia della liberazione dei due sacerdoti. 

Anche il Papa è stato subito informato della liberazione dei missionari italiani e della religiosa canadese in Camerun; secondo quanto riferisce padre Federico Lombardi, il pontefice è felice della loro liberazione, e fin dal principio aveva seguito  l’evolversi della triste vicenda. Padre Lombardi ha anche aggiunto che la liberazione è una notizia indubbiamente positiva, avvenuta senza spargimenti di sangue, ed invita a continuare a pregare e a impegnarsi perché possa essere debellata ogni forma di violenza e di odio. In diverse regioni dell’Africa, infatti, ancora persistono conflitti e lotte per il territorio o per altri motivi; le persone vittime di sequestri e soprusi, sono realtà inaccettabili, e porvi fine è compito dell’uomo con la preghiera.

La notizia è immediatamente arrivata anche a Vicenza, dove si sta svolgendo il Festival Biblico, ed è stata molto sentita e partecipata. “Anche sabato sera il vescovo ha voluto che si tenesse una veglia di preghiera per il loro rilascio”, ribadisce Don Ampelio Crema, presidente del Festival; “Proviamo molta gioia e non possiamo che esprimere un ringraziamento a Dio per questa liberazione”.

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