Che non sia un periodo facile per il Vaticano, questo è sotto gli occhi di tutti: scandali a non finire, in questi mesi, hanno portato la tensione all’interno del Vaticano decisamente alle stelle. Prima il caso Charamsa, poi le sconvolgenti dichiarazioni di giustificazione della pedofilia tra gli uomini di Chiesa. E in questo momento di crisi, nemmeno il Papa ha retto.
Il vaticanista Sandro Magister, infatti, ha pubblicato sul proprio blog un documento che diventa subito una vera e propria bomba a orologeria: sia per il contenuto della lettera stessa, sia perché a firmarla sono importanti figure all’interno della Chiesa, come Scola, Caffarra e Piacenza. Ecco il testo della lettera: “Rispettosamente le chiediamo di prendere in considerazione una serie di preoccupazioni che abbiamo raccolto da altri padri sinodali, e che noi condividiamo. Il documento preparatorio del Sinodo, l’Instrumentum laboris che pure ha degli spunti ammirevoli, ha anche sezioni che trarrebbero vantaggio da una sostanziale riflessione e rielaborazione.
Le nuove procedure che guidano il Sinodo sembrano assicurare un’influenza eccessiva sulle deliberazioni del Sinodo e sul documento sinodale finale. Così rischiamo di sparire. Molti padri hanno espresso la preoccupazione che un Sinodo progettato per affrontare una questione pastorale vitale – rafforzare la dignità del matrimonio e della famiglia – possa arrivare ad essere dominato dal problema teologico-dottrinale della comunione per i divorziati risposati civilmente. Se così avverrà, ciò solleverà inevitabilmente questioni ancora più fondamentali su come la Chiesa dovrebbe interpretare e applicare la Parola di Dio“.
Fino alla stoccata finale: “Il collasso delle chiese protestanti liberali nell’epoca moderna, accelerato dal loro abbandono di elementi chiave della fede e della pratica cristiana in nome dell’adattamento pastorale, giustifica una grande cautela nelle nostre discussioni sinodali“. Grande imbarazzo tra i cardinali, molti dei quali (Scola in testa) smentiscono di aver firmato quella lettera. Ma la loro firma c’è, ed è per questo che Papa Francesco è andato su tutte le furie, un vero e proprio raptus di ira che ha portato il Pontefice ad avere tachicardia e sbalzi di pressione. Ora l’aria è ancora più pesante…