La notte di Ferragosto 2024 è stata segnata da uno spettacolo tanto affascinante quanto preoccupante per i catanesi e per i turisti presenti nella zona. L’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo, ha dato vita a una spettacolare eruzione con una fontana di lava proveniente dal cratere Voragine. L’attività vulcanica, iniziata nella notte, ha provocato una copiosa pioggia di cenere che ha investito Catania e le aree circostanti, portando alla temporanea chiusura dell’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini“.
La cenere vulcanica, considerata altamente pericolosa per i motori degli aerei, ha reso inagibile la pista dello scalo catanese, causando la sospensione delle attività sia in arrivo che in partenza. In una nota ufficiale, la SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, ha comunicato che la pista è stata chiusa a causa della “copiosa ricaduta di cenere vulcanica” e che le operazioni di volo sarebbero riprese solo dopo il ripristino delle condizioni di sicurezza. Al momento, la ripresa delle attività è prevista per le ore 18 del 15 agosto, ma la SAC ha invitato i passeggeri a verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree prima di recarsi in aeroporto, data l’incertezza della situazione.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’eruzione ha raggiunto il suo apice tra le 2:30 e le 3:20 del mattino, con una fontana di lava che ha generato una nube imponente. Nella fase più intensa, la colonna di cenere ha raggiunto un’altezza di circa 9,5 chilometri sul livello del mare, spingendo detriti e ceneri su un’ampia area della Sicilia orientale. L’attività eruttiva si è poi gradualmente ridotta, ma la ricaduta di cenere ha continuato a creare disagi per diverse ore.
La pioggia di cenere vulcanica ha ricoperto strade, automobili e abitazioni a Catania e nei comuni vicini, creando non pochi disagi alla popolazione. La cenere, oltre a rappresentare un problema per la viabilità, comporta anche rischi per la salute, soprattutto per chi soffre di problemi respiratori. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a limitare gli spostamenti non necessari e a proteggersi con mascherine e occhiali quando si trovano all’aperto.
L’eruzione dell’Etna non è un evento inaspettato per chi vive nella zona, ma richiede comunque una risposta tempestiva e coordinata da parte delle autorità. Oltre alle operazioni di pulizia della cenere dalle strade e dalle aree pubbliche, le squadre di emergenza sono state mobilitate per garantire la sicurezza delle infrastrutture e minimizzare i disagi per la popolazione. Anche la Protezione Civile è in stato di allerta per monitorare la situazione e intervenire in caso di ulteriori sviluppi.