Terribile l’incidente di cui è stato vittima Daniele Bertolini, un 18enne che stava facendo ritorno a casa a bordo della sua moto.
La tragedia è avvenuta a Lecco, sulla statale dello Stelvio. A travolgere e uccidere il giovane studente è stato un conducente ubriaco che ha messo di colpo alla sua vita.
L’incidente
Daniele aveva trascorso la serata con un’amica a Sondrio e stava facendo ritorno a casa, giusto a pochi chilometri di distanza. Infatti, l’abitazione della sua famiglia si trova nella frazione di Bugo, a Buglio in Monte, paese situato a seicento metri di quota e in cui vi abitano poco più di duemila persone.
La tragedia del ragazzo è stata annunciata ai genitori, Gianna e Giampietro, nel cuore della notte: una telefonata li ha avvisati di quanto era accaduto al figlio, ucciso da un autista ubriaco al volante. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima della mezzanotte di venerdì sulla statale 38 dello Stelvio, all’altezza di Castione Andevenno.
Daniele è stato travolto da un autista ubriaco di 38 anni, di origini bosniache, che era a bordo di una Volkswagen Passat. L’uomo, residente a Sondrio, prima di mettersi al volante si era ubriacato e con grande incoscienza aveva guidato fino a quel tratto dove aveva preso in pieno il 18enne.
Daniele al momento dell’incidente si trovava a bordo di una moto da trial, un cinquantino Hm: in base alla ricostruzione fatta dalla polizia la station wagon era in fase di sorpasso e ha invaso la corsia opposta proprio quando stava per arrivare Daniele. Lo scontro è stato inevitabile e l’impatto frontale è stato devastante.
Daniele è praticamente morto sul colpo e per lui non c’è stato nulla da fare. L’uomo bosniaco è stato accompagnato in ospedale e sottoposto all’alcool test. Nel sangue è stata trovata una percentuale quasi quattro volte in più dei limiti consentiti dalla legge. Il bosniaco si chiama Mirza Trokic e svolge la professione di infermiere presso una casa di riposo di Gravedona, ma in passato ha precedenti per stato di ebbrezza. Sconvolti i genitori di Daniele, che adoravano e per cui vivevano.