Lecco: scavano per la fibra Internet, ma trovano il corpo di una donna sepolta con il bambino

A Lecco, mentre si stava lavorando all'inserimento della fibra per una connessione più veloce, sono stati rinvenuti il corpo di una donna sepolta insieme al suo bambino. Ora sarà compito degli studiosi capire e conoscere la sua storia.

Lecco: scavano per la fibra Internet, ma trovano il corpo di una donna sepolta con il bambino

Alcune volte, si fanno delle scoperte sensazionali e uniche al mondo, magari mentre si sta svolgendo tutt’altro tipo di lavoro. È proprio quanto successo a degli operai di Lecco che, mentre stavano facendo i lavori per mettere la fibra Internet, hanno trovato il corpo di una donna sepolta insieme al suo bambino che risalgono a più di 1000 anni fa. Un ritrovamento che è avvenuto in provincia di Lecco, per la precisione a Olgiate Molgora nella località Beolco. 

Gli operai, non appena resosi conto di questo “reperto” hanno immediatamente contattato e avvertito il Comune e la Sovrintendenza. Il sindaco del paese, Giovanni Battista Bernocco, ha raccontato sulla pagina Facebook del Comune, i momenti salienti di questa scoperta e ritrovamento: “Abbiamo vissuto con grande emozione il ritrovamento archeologico dello scheletro di quella che pare essere una donna del X secolo sepolta con il suo piccolo . I reperti sono stati ritrovati nell’area di fronte alla chiesa di San Pietro e Paolo (un tempo San Pietro e Andrea) a seguito dello scavo della trincea per la fibra ottica”.

Lo scavo è stato chiuso, mentre il ritrovamento è ora opera degli esperti che lo analizzeranno in modo da capire a quale periodo possa risalire. Purtroppo, non sono possibili altri accertamenti dal momento che, all’interno, non vi sono oggetti e accessori, quali monili, gioielli, ecc. Una vicenda che, come si augura il sindaco, possa essere uno sprone a incentivare l’interesse per la zona che è sede di un patrimonio storico e culturale, oltre che artistico. 

Oltre a questa storia che si spera possa avere contorni più chiari, Lecco Today ne racconta di un’altra in cui i protagonisti sono due fratelli guerrieri del VII secolo a cui è dedicata una epigrafe nella chiesa locale. Due fratelli guerrieri che hanno combattuto con coraggio e devozione e che la morte ha rinchiuso nella stessa lapide. 

Proprio come i due fratelli, si domanda quali siano i motivi per cui la donna e il bambino sono giunti a quella fine: la fame, il freddo, la guerra, non si sa. Il sindaco dice che, grazie alla tecnologia, la modernità, è stato possibile rintracciare il corpo di questa donna, che è diventata il simbolo, in qualche modo, della ricchezza del territorio di Beolco, della sua storia e dei tanti guerrieri. 

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