Lecco, donna presa a calci e pugni per aver rimproverato dei ragazzini: individuati due responsabili

I carabinieri avrebbero individuato due dei tre responsabili che mercoledi' scorso, a Lecco, avrebbero preso a calci e pugni una donna per aver sgridato un gruppo di ragazzini.

Lecco, donna presa a calci e pugni per aver rimproverato dei ragazzini: individuati due responsabili

I fatti che sto per raccontarvi risalgono alla serata del 6 ottobre, quando una donna di 55 anni è stata picchiata a calci, pugni e colpi di casco, sotto casa, in corso San Michele del Carso, a Lecco, riportando una prognosi di 25 giorni. Secondo quanto appurato, la vittima sarebbe stata aggredita dopo aver richiamato una comitiva per il troppo baccano.

Due dei tre responsabili dell’aggressione ai danni della donna sono stati individuati. Le indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Lecco stanno stringendo il cerchio attorno al terzo responsabile. Del gruppetto farebbe parte, infatti, una ragazza, che avrebbe dato l’imput alle violenze.

La ricostruzione dell’aggressione

Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, la vittima sarebbe stata aggredita dopo aver richiamato la comitiva per il troppo baccano. Immediatamente, per tutta risposta, sarebbe stata raggiunta prima da una serie di insulti e, in un secondo momento, da calci e pugni e colpita da un oggetto contundente. In difesa della donna sarebbe intervenuto un 40enne, anche lui aggredito dal terzetto.

Sul posto erano presenti anche altri giovani, tutti della zona, che però non avrebbero compiuto atti di violenza. Richiamati dalle urla, i residenti hanno contattato il numero unico per le emergenze (Nue, 112) per attivare la macchina dei soccorsi: sul posto si sono portati, in codice rosso, i volontari della Croce San Nicolò di Lecco.

Questi ultimi si sono presi cura in primis della 55enne, e anche varie pattuglie dei carabinieri, incaricati di eseguire le indagini e risalire ai colpevoli, nel frattempo scappati. La donna, una volta stabilizzata, è stata trasferita in codice giallo presso l’ospedale “Manzoni” di Lecco, dove le sono stati dati venticinque giorni di prognosi; dieci, invece, per l’uomo.

 

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