Un anziano di Barzanò, Leccoo, si è ucciso all’interno della sua abitazione, dalla quale stava per essere sfrattato. La tragedia è stata scoperta dall’ufficiale giudiziario.
L’uomo, un pensionato settantenne, non sapeva dove andare dopo lo sfratto che a breve sarebbe stato esecutivo. Sul tavolo di casa sua c’era una lettera ai suoi familiari nella quale l’anziano spiegava i motivi del suo gesto e l’impossibilità di continuare a vivere in quel modo. Infine, chiedeva loro scusa per non essere riuscito a trovare un’altra soluzione al suo problema.
In preda alla disperazione l’anziano non ha trovato altra via d’uscita se non la morte e così ha deciso di impiccarsi. A trovare il corpo senza vita dell’uomo l’ufficiale giudiziario, giunto sul posto proprio per rendere esecutivo lo sfratto nei confronti dell’uomo. Resosi conto della situazione l’ufficiale ha subito allertato i carabinieri di Cremella ed i vigili del fuoco.
Una tragedia annunciata se si considera che già due mesi fa, quando l’ufficiale giudiziario si era recato per la prima volta a casa dell’uomo, l’uovo aveva minacciato di uccidersi con una pistola se non fosse andato via da casa sua.
L’anziano era da tempo separato ed aveva un figlio. In passato aveva lavorato come commesso in un negozio della zona e adesso versava in condizioni economiche particolarmente difficili, di cui gli amministratori comunali erano venuti a conoscenza solo da pochi mese.
Ancora una vittima, quindi, della povertà, che spesso e volentieri costringe a gesti estremi. Difficoltà che sembrano insormontabili e che costringono ad una vita fatta di stenti e di privazioni, costringendo a rinunciare anche alle cose più basilari. Tutto questo, in alcuni casi, rende la vita un vero inferno tanto da vedere come unica via d’uscita la morte.
È questo il caso di quest’uomo che si è visto privare del suo bene più prezioso, la sua casa, e non ha sopportato il colpo.