Lecce, sposa venne molestata durante un matrimonio: a processo il testimone di nozze

Si tratta della festa di nozze finita in bagarre il 29 maggio scorso a Specchia, in provincia di Lecce. Per un 26enne di Corigliano D'Otranto il 10 dicembre prossimo si aprirà il processo. La sentenza potrebbe essere emessa anche il giorno stesso.

Lecce, sposa venne molestata durante un matrimonio: a processo il testimone di nozze

Si avvia verso la conclusione la vicenda avvenuta a Specchia il 29 maggio scorso, dove in una struttura ricettiva, durante un ricevimento nuziale, scoppiò una violenta rissa tra il testimone della sposa e lo sposo. Nella bagarre vennero coinvolte altre persone, che cercarono di sedare gli animi. In queste ultime settimane si è venuto a conoscere il reale motivo di tanta tensione. La sposa infatti sarebbe stata molestata dal testimone di nozze, un giovane di 26 anni originario di Corigliano D’Otranto, sempre nel leccese. 

“Durante il pranzo nuziale, sono andata vicino al bancone per chiamare mio marito. Una volta arrivata al bancone il testimone, che già da tanto tempo stava lì a bere, mentre ero girata di schiena si mise dietro le mie spalle appoggiando le sue parti intime su di me, e con le sue mani mi afferrò il seno, palpeggiandomelo, a tal punto che non riuscivo a liberarmi nonostante io gli dicessi di togliersi. Mi lasciò solo nel momento in cui arrivò mio marito, facendo finta che non fosse successo nulla. Dopo tutto ciò, io e mio marito siamo tornati al nostro tavolo per aspettare la torta, mentre lui è rimasto lì a continuare a bere” – questa è la testimonianza della sposa resa ai media nazionali. 

Processo il 10 dicembre

Per il giovane 26enne le cose non si sono messe fin da subito bene. Nei suoi confronti il 10 dicembre prossimo si aprirà un processo dinanzi al Tribunale di Lecce con l’accusa, gravissima, di violenza sessuale. L’udienza è fissata con il gip Michele Torriello. Il giudice negli scorsi giorni ha accettato l’istanza presentata dall’avvocato difensione Walter Gravante, che ha chiesto il rito abbreviato per la persona imputata. 

Ci dovranno essere due condizioni però affinchè egli possa essere ammessso all’abbreviato, ovvero l’ascolto di almeno due testimoni e la visione dei messaggi scambiati fra la sposa e la moglie del testimone in cui si farebbe riferimento solo al parapiglia scoppiato durante la cerimonia ma non ai palpeggiamenti.

L’Autorità Giudiziaria vorrebbe anche visionare tre video: in uno dei frame si vedrebbe lo sposo che aggredisce il testimone. Se il giudice riterrà che ci siano prove concrete sia per dichiare colpevole l’imputato, o innocente, è probabile che la sentenza venga emessa il giorno stesso dell’udienza. La coppia di coniugi si è costitutita parte civile con l’avvocato Marco Ruta. 

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