Lecce: salvati 56 migranti, tra cui cinque bambini e una donna

Dopo alcuni giorni in balia delle onde, sono stati fortunatamente recuperati i 56 migranti curdi, iracheni e siriani, avvistati lungo la costa salentina, in Puglia.

Lecce: salvati 56 migranti, tra cui cinque bambini e una donna

Sono trascorse appena 24 ore dal ritrovamento dei 56 migranti di origine curda, irachena, siriana e avvistati (in balia delle onde) su una barca a vela dalla capitaneria di porto, lungo le coste di Santa Maria di Leuca (frazione di 1.263 abitanti del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, Puglia).

Probabilmente a causa delle difficili condizioni meteorologiche, i malcapitati sono stati avvistati e portati in salvo, dalla capitaneria di porto grazie anche all’aiuto della “Croce Rossa Italiana Comitato di Lecce”, a circa sei miglia dalla costa salentina.

Ovviamente, il recupero dell’imbarcazione non è stato per nulla semplice – viste le condizioni climatiche che nelle ultime settimane stanno mettendo in ginocchio la penisola salentina – ma, fortunatamente, il trasbordo e lo sbarco sono giunti a termine senza grossi imprevisti.

Sul posto sono giunti immediatamente ulteriori volontari della Croce Rossa e i medici dell’Usmaf (sigla che sta per Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera alle dipendenze del ministero della Salute) che hanno subito provveduto a seguire i primi accertamenti sanitari.

Tra di loro vi era anche una donna e cinque bambini che, oltre alle prime visite, hanno necessitato di essere tranquillizzati. I medici e volontari infatti hanno provveduto a rasserenare i piccoli con giochi semplici come palloncini fatti con guanti di lattice e aeroplanini di carta.

I due bambini più piccoli, poi, dopo essere stati visitati e tranquillizzati, sono stati – come da prassi – trasferiti al centro di prima accoglienza di Otranto, che prende il nome di “Don Tonino Bello”.

Due dei 56 migranti uomini, invece, sono stati portati in ospedale perché presentavano malori differenti e più accentuati rispetto al resto del “gruppo”, probabilmente causati dalla lunga e difficile traversata. Tuttavia, le condizioni di salute generali sono risultate buone. Al momento i migranti sono stati portati al sicuro, ma ancora è da decidere la loro destinazione.

Continua a leggere su Fidelity News