Una 56enne residente a Pisignano, frazione di Vernole (Lecce), è deceduta presso l’ospedale Vito Fazzi del comune capoluogo in seguito all’inserimento di un bypass gastrico che avrebbe dovuto consentirle di dimagrire. L’operazione sarebbe avvenuta lo scorso mese di giugno, precisamente il 24, e all’inizio pare non ci fossero complicazioni. Qualche tempo dopo la donna ha cominciato a non sentirsi bene e ad avvertire numerosi fastidi addominali.
Era il 28 giugno, poco più di un mese fa, quando la situazione è precipitata. Nei giorni precedenti la signora aveva avuto anche decimi di febbre. Quella mattina il marito la contatta alle 9:30 per sapere se stesse bene, poi prova a risentirla due ore dopo. Il telefono squillava a vuoto, fino a quando l’uomo non riceve la chiamata direttamente dalla caposala, la quale riferisce all’uomo che la moglie non si sentiva bene, pregandolo di raggiungere al più presto il nosocomio leccese.
Il decesso della donna
Gli stessi medici dell’ospedale poco dopo comunicano al marito che purtroppo la moglie era deceduta. A questo punto l’uomo ha deciso di vederci chiaro, per cui si è rivolto al posto fisso di polizia presente all’interno del Vito Fazzi, dove ha consegnato una dettagliata relazione di quanto avvenuto.
Prima dell’operazione la moglie stava benissimo. Tra l’altro si trattava di un intervento che era stato programmato ad aprile. Adesso la Procura della Repubblica di Lecce, guidata dalla pm Roberta Licci, conferirà l’incarico al medico legale Alberto Tortorella di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. L’incarico dovrebbe avvenire già domani.
Sarà l’esame cadaverico a stabilire per quale ragione sia deceduta la signora. I famigliari, ancora distrutti dal dolore, vogliono capire se via stata imperizia e negligenza nell’eseguire l’intervento chirurgico. Inoltre, i famigliari pongono dei dubbi sulla tempestività con cui è stato comunicato loro il decesso della donna. Sul caso si attendono quindi eventuali aggiornamenti.