Lecce, molestò la sposa durante il pranzo nuziale: condannato ad un anno e otto mesi il testimone

Si tratta della vicenda accaduta il 29 maggio scorso a Specchia, in provincia di Lecce. Un 26enne di Tricase è stato condannato ad un anno di reclusione dal gip Michele Toriello per violenza sessuale. Processo celebrato con l'abbreviato.

Lecce, molestò la sposa durante il pranzo nuziale: condannato ad un anno e otto mesi il testimone

Arriva alla fine la vicenda avvenuta il 29 maggio scorso a Specchia, in provincia di Lecce, quando durante un pranzo nuziale in un ristorante del posto ci fu una rissa tra il testimone e lo sposo. Volarono botte da orbi in quell’occasione, e tutti i salentini, ma non solo, si chiesero che cosa potesse aver scatenato tutta quella furia. Il perchè lo si scoprì qualche mese dopo, quando la vicenda finì davanti al tribunale, in quanto lo sposo denunciò proprio il testimone, nonchè suo ex amico dopo i fatti in questione. 

Un 26enne, testimone appunto dello sposo, è stato accusato di aver molestato la sposa proprio durante il pranzo nuziale. Il giovane si sarebbe avvicinato al bancone del bar dove si trovava appunto la donna, e le avrebbe cinto il dorso con le braccia arrivando anche a toccarle il seno. La cosa non passò inosservata al marito, che redarguì per bene il testimone. I due poi arrivarono alle maniere forti, tanto che nella zuffa vennero coinvolti altri commensali, intervenuti per sedare la rissa. Il ragazzo ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato.

Sentenza pesantissima

Il 26enne, originario di Tricase ma residente a Corigliano d’Otranto, nella sentenza odierna pronunciata dal gip Michele Toriello è stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione proprio per le molestie perpetrate nei confronti della sposa. Pesantissima la sentenza nei suoi confronti, che prevede per lui anche l’interdizione in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente la tutela e la curatela, così come resterà fuori da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.

La vittima delle molestie dovrà essere anche risarcita economicamente: in questo caso il danno derivante sarà quantificato in separata sede. Le indagini sono stato coordinate dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani. Il video della rissa, all’epoca dei fatti, diventò virale sui social network.

Il testimone avrebbe sporto a sua volta una denuncia per lesioni nei confronti dello sposo, in quanto lui avrebbe subito una aggressione che gli ha provocato una frattura delle vertebre lombali e sacrali. Secondo quanto si apprende dai media anche il fratello del 26enne, il giovane accusato delle molestie quindi, sarebbe stato colpito con una bottiglia di vetro riportando un trauma cranico. Sicuramente in seguito si farà luce anche su questi ulteriori particolari. 

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