Una terribile tragedia si è verificata questa mattina a San Donato, in provincia di Lecce, dove un ragazzo di 29 anni è morto folgorato sul posto di lavoro. Il giovane, originario di Crispiano, nel tarantino, stava lavorando in un impianto fotovoltaico quando all’improvviso è stato colpito da una intensa scarica elettrica. Al momento sono tutte da chiarire le cause che hanno portato all’incidente, ma pare che un braccio meccanico abbia urtato un cavo dell’alta tensione.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, unitamente al personale dello Spesal, ai Vigili del Fuoco e ai carabinieri della stazione di San Cesario di Lecce, a cui adesso spetterà ricostruire la dinamica del dramma. Il giovane operaio è stato trasportato in codice rosso in ospedale, ma per lui non vi è stato nulla da fare. Erano troppo gravi le lesioni riportate, inutile ogni tentativo di rianimazione. Shock tra gli operai che si trovavano sul posto.
Una morte assurda
All’interno dell’impianto fotovoltaico sono intervenuti anche i tecnici specializzati dell’Enel, che hanno proceduto a tutte le verifiche del caso. L’area in cui si è verificato il sinistro è stata posta sotto sequestro, questo per fare in modo che le autorità eseguano tutti gli accertamenti necessari a stabilire che cosa sia accaduto.
Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, le generalità del ragazzo deceduto non sono state rese note. La cittadina di Crispiano è sgomenta per quanto avvenuto e per la perdita di un loro caro concittadino. La notizia in brevissimo tempo ha raggiunto la provincia di Taranto.
Il sindacato Ugl di Lecce ha inviato il suo cordoglio alla famiglia del giovanissimo operaio scomparso in questa tragica maniera. Lo stesso sindacato ha sollecitato l’attivazione dell’Osservatorio sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, istituito presso la Prefettura di Lecce ma pare mai attivato.