Le ricerche dell‘ex infermiere di Santa Maria al Bagno di Nardò, in provincia di Lecce, scomparso il 24 dicembre, giorno della vigilia di Natale, sono terminate tragicamente. Le speranze che fosse ancora vivo e lontano, purtroppo, si sono spente intorno alle 11 di ieri.
Il cadavere del 39enne Marcello Pantaleo è stato ritrovato da 2 sommozzatori, Mirko Pati e Claudio D’Errico, appassionati di immersioni, a una distanza di 50 metri dalla costa del litorale di Nardò, a poca distanza dal luogo in cui aveva abbandonato la sua auto, una Seat Ibiza rinvenuta nei pressi della Torre dell’Alto, nel parco di Porto Selvaggio, all’interno della quale gli inquirenti avevano ritrovato il suo cellulare, spento.
Il ritrovamento
Il cadavere del 39enne è stato rinvenuto da 2 sommozzatori leccesi, a 22 metri di profondità. Appena fatta la triste e inattesa scoperta, i sub hanno subito avvisato i sommozzatori dei vigili del fuoco, i quali nell’immediatezza, hanno zavorrato il corpo perché le correnti non lo spostassero. Poi, si è proceduto alle fasi di recupero, anche con il supporto della guardia costiera.
Gli inquirenti, sin da subito, hanno ipotizzato che l’uomo avesse deciso di togliersi la vita. Poco prima di allontanarsi da casa aveva lasciato sul proprio pc 40 pagine contenute in un file denominato “La mia storia”, con all’interno tracce evidenti del male di vivere del 39enne, della sua stanchezza e delle sue disposizioni testamentarie. Secondo il fratello che ha dato l’allarme, Marcello non aveva mai dato segnali preoccupanti né manifestato volontà suicide.
Le ricerche si sono attivate il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembrre, quando la famiglia ne ha denunciato la scomparsa. Forze dell’ordine, vigili del fuoco, guardia costiera, Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, protezione civile, Croce rossa italiana, 118, polizia locale neretina hanno partecipato senza sosta alle operazioni, sino al rinvenimento della salma, che è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, su disposizione del magistrato di turno, per un‘ispezione cadaverica da affidare al medico legale.