Lecce: disabile filmato, perseguitato e deriso. Indagati due vigili urbani

Indagati due vigili urbani per violenza privata, istigazione al suicidio ed interruzione di pubblico servizio: nello specifico, i due avrebbero preso di mira un uomo disabile al 100%.

Lecce: disabile filmato, perseguitato e deriso. Indagati due vigili urbani

È un fatto gravissimo”, definisce così l’accaduto il sindaco di Maglie, provincia di Lecce, Ernesto Toma, riponendo la sua piena fiducia nella magistratura perché venga fatta luce su questa situazione assurda che vede due vigili urbani di Maglie schernire e filmare un uomo del posto con una disabilità del 100%. Già nell’estate del 2017 girava nel web un video fatto proprio da due carabinieri mentre facevano uno scherzo di pessimo gusto alla vittima in questione.

Nel video ancora online, è possibile vedere M.M. ed M.P., di 53 e 52 anni, mentre smontano una ruota della bicicletta di proprietà della vittima, per poi nascondere il mezzo stesso all’interno del bagagliaio della Fiat Doblò in dotazione alla Municipale, il tutto mentre entrambi i vigili si trovavano in servizio. Il video continua con l’arrivo della vittima che cerca disperatamente la propria bicicletta, mentre i due pubblici dipendenti continuano a schernirlo con battute, fino a toccare le parti intime dell’uomo.

Il video è stato successivamente inviato ai molti cittadini tramite WhatsApp ma, nonostante questo filmato fosse di una gravità notevole, non è stato questo a far scattare le indagini dei carabinieri, ma alcune foto che hanno iniziato a circolare in internet e che vedono protagonista la figura dell’uomo accompagnata da commenti ed immagini umilianti e “porta sfortuna”, quali bare o incidenti stradali.

Il sequestro nelle abitazioni

Per ora il pm incaricato del caso, Maria Vallefuoco, sta indagando i due vigili urbani per violenza privata, interruzione di pubblico servizio ed anche istigazione al suicidio, poiché le ultime immagini introdotte nel web avrebbero umiliato tanto la vittima da fargli meditare propositi suicidi.

Nei giorni scorsi è stato anche eseguito un decreto di sequestro nelle abitazioni di entrambi i vigili, che non corrisponde ad un verdetto di colpevolezza anticipato, ma serve per acquisire eventuali prove che possano sostenere le accuse mosse ai due indagati. I militari guidati dal capitano Giorgio Antonielli hanno prelevato dalle abitazioni gli hard disk, i computer, ed i telefonini che presto verranno controllati.

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