La ludopatia, ossia la dipendenza dal gioco d’azzardo, è in aumento. Purtroppo, chi soffre di questa patologia. perde la cognizione temporale, continuando compulsivamente a tentare la tanto agognata vincita che non arriva.
La persona è così assorbita dall’obiettivo che si è prefissata, da dimenticare gli impegni assunti e, nei casi peggiori, le conseguenze possono essere davvero pazzesche, proprio come nel caso che si è verificato a Treviso.
L’accaduto
Proprio a Treviso, nei pressi di una sala bingo, un bambino di 8 anni è stato rinvenuto dagli addetti alla sicurezza e dai carabinieri di Treviso, in un’auto. Ma come ci è rimasto da solo li’ dentro? I suoi genitori, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, prima di partire per alcuni giorni di ferie, lo hanno affidato alla nonna. Quest’ultima ha assicurato loro che sarebbe stato in buone mani. In effetti l’anziana si è presa cura del nipotino fino a quando stanca della solita routine e non potendo più riuscire a tenere a freno la sua ossessione per il gioco d’azzardo, ha pensato di recarsi in una sala bingo del Trevigiano, lasciando in auto il bimbo per diverse ore da solo, incurante di tutti i pericoli legati all’abbandono in auto del minore.
La zona, infatti, è frequentata da tantissimi sconosciuti, col rischio di aggressione, rapimento, violenza. Qualcuno, passando da lì, si accorto della strana presenza del piccolo, chiuso in auto, allertando la sicurezza interna del locale. Inutili si sono rivelati tutti i tentativi rivolti a rintracciare la conducente dell’auto, responsabile di averlo lasciato da solo. Dopo continui e disperati appelli alla ricerca dell’anziana, tramite altoparlante, vedendo che nessuno, nonostante fosse trascorsa già mezzora, rispondeva, i responsabili della sala bingo hanno allertato i carabinieri. Solo a quel punto la nonnetta è uscita allo scoperto e ora tutto è rimesso all’autorità giudiziaria, che valuterà la denuncia nei confronti della donna per abbandono di minore. Il piccolo, per fortuna, sta bene, sebbene visibilmente assonnato e disorientato.
Se per molti nipotini trascorrere del tempo con i nonni è una vera e propria pacchia, questo non è stato certamente il caso, dato i rischi corsi dal bimbo in questione. Purtroppo gli abbandoni di minori hanno, spesso, conseguenze fatali o comunque molto severe. Lo abbiamo visto, in questi giorni, col caso della piccola Diana Pifferi, abbandonata dalla madre del bilocale di via Parea, a Milano, per 6 giorni, e morta di stenti. Lo abbiamo visto in un altro caso: quello di una bimba di soli 2 mesi, chiusa sotto il sole in auto mentre i genitori litigavano a Latina e salvata da una commessa di un negozio. La vicenda, di per sè gravissima, è peggiorata con la diagnosi dei medici che hanno preso in cura la piccola. Lo staff medico si è trovato di fronte ad un’agghiacciante scoperta: quella della positività della bambina alla cocaina.